A Roma è bastato che un liceo scegliesse di affidarsi ad associazioni serie, riconosciute per criteri educativi e scientifici, per scatenare l'ira di una galassia di attivisti Lgbt e femministi radicali, appoggiati da esponenti del PD e da alcune testate “militanti”.
Il motivo? Non si era scelta l’associazione “giusta”, ovvero una di quelle da anni foraggiate dal Comune di Roma, che in nome della fluidità di genere e dell’ideologia woke pretendono di entrare in aula senza contraddittorio e senza rispetto per le famiglie.
Siamo alla follia: chi prova a difendere un’educazione equilibrata e rispettosa viene messo alla gogna.
Altro che inclusività: qui si vuole imporre un pensiero unico, zittire ogni voce diversa e trasformare la scuola in un terreno di indottrinamento ideologico.
Le famiglie hanno il diritto di sapere cosa viene insegnato ai loro figli.
ROBERTO VANNACCI
EUROPARLAMENTARE LEGA

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