Siria: ribelli verso Homs, domani vertice a Doha


Prosegue l'avanzata dei ribelli siriani che continuano a sottrarre territorio al regime di Bashar al-Assad, mentre i Paesi confinanti hanno chiuso i principali valichi di frontiera e Israele ha annunciato il rafforzamento delle truppe sulle alture del Golan. I combattenti, guidati dagli islamisti di Hayat Tahrir al-Sham (Hts), dopo aver preso Aleppo e Hama, puntano ora su Homs.  Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, di base a Londra ma con una vasta rete nel Paese mediorientale, i ribelli "sono entrati nelle città di Rastan e Talbisseh", situate nella provincia di Homs, nella totale assenza dell'esercito, e si trovavano ormai a cinque chilometri dalla quarta citta' del Paese. Il ministero della Difesa di Damasco ha smentito, sostenendo che "non c'è verità nelle notizie... sul ritiro dell'esercito da Homs". Con l'avanzata dei ribelli nel centro del Paese, le forze governative, insieme alle milizie filo-Iran, si sono ritirate dalle zone che controllavano nella provincia di Deir Ezzor, nel nord-est, lasciando il campo alle Forze Democratiche Siriane (Sdf) guidate dai curdi e sostenute da Washington. "Per proteggere la nostra gente, i nostri combattenti del Consiglio militare di Deir Ezzor sono stati schierati nella città di Deir Ezzor e a ovest del fiume Eufrate", hanno confermato queste. Si accende lo scontro anche nell'estremo sud della Siria dove, secondo quanto riferisce Reuters citando fonti ribelli, gruppi armati hanno preso una base militare nella provincia di Daraa, vicino alla città di Herak, e il controllo del valico di frontiera di Nasib, al confine con la Giordania, dove decine di veicoli e passeggeri sono rimasti bloccati. Nella città meridionale di As-Suwayda, almeno tre persone sono morte in scontri tra milizie druse e forze di sicurezza siriane. Combattenti antigovernativi hanno anche preso il controllo della principale stazione di polizia e della piu' grande prigione civile ore dopo che centinaia di persone hanno protestato nella piazza principale chiedendo la caduta di Assad. Intanto, sia Beirut che Amman hanno chiuso i valichi di frontiera, resta operativo solo Masnaa, il principale snodo che collega la capitale libanese con Damasco, nella valle della Beqaa. Il Paese dei Cedri ha interrotto i collegamenti poche ore dopo che un attacco aereo israeliano ha danneggiato il valico di frontiera di al-Arida con la Siria, nell'estremo nord del Libano. L'esercito israeliano ha confermato il raid, sostenendo che il posti di confine e' stato utilizzato per il trasferimento di munizioni a Hezbollah. Le stesse forze armate dello Stato ebraico hanno annunciato il rafforzamento delle truppe sulle Alture del Golan al confine con la Siria, dicendosi "preparate per qualsiasi scenario di attacco e difesa". "Non consentiremo una minaccia vicino al confine di Israele", hanno assicurato.

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