Dopo le rivelazioni di alcuni blogger militari russi, secondo cui il volo AHY 8243 di Azerbaijan Airlines sarebbe stato colpito da un missile della contraerea russa, il Cremlino e il Kazakistan sono scesi in campo per ribadire che, al momento, è bene attendere il risultato delle indagini sull’incidente aereo costato la vita a 38 persone. Una mossa, questa, che alcuni analisti leggono come un tentativo di distogliere l’attenzione da ciò che, effettivamente, sarebbe successo.
Nel frattempo, un funzionario della sicurezza nazionale ucraina si è unito al coro di blogger russi. Spiegando, a sua volta, che la causa dell’incidente è da ricercarsi in un missile russo. L’aereo, un Embraer 190 di fabbricazione brasiliana, stava volando dalla capitale dell’Azerbaigian, Baku, a Grozny, in Russia. È precipitato in un campo vicino ad Aktau, in Kazakhstan, dopo aver deviato di centinaia di miglia dalla rotta prevista. Ventinove persone sono miracolosamente sopravvissute.
Oggi, all’indomani della tragedia e, appunto, dopo che i blogger hanno rilasciato su Telegram non pochi video che mostrano fori nella fusoliera, il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov ha dichiarato che sarebbe sbagliato fare ipotesi sulle cause dell’incidente prima della conclusione delle indagini. Dello stesso tenore le dichiarazioni del presidente del Senato kazako, Maulen Ashimbaiev, secondo cui né l’Azerbaigian, né la Russia né tantomeno il Kazakistan sono interessati, citiamo, «a nascondere le informazioni».
Dicevamo del funzionario ucraino. Andriy Kovalenko, capo del Centro per la lotta alla disinformazione del Consiglio di sicurezza nazionale ucraino, ieri si è espresso in questi termini su X: «Questa mattina un aereo Embraer 190 di una compagnia aerea azera, in volo da Baku a Grozny, è stato abbattuto da un sistema di difesa aerea russo». Secondo i media indipendenti russi, fra cui Meduza, l’ipotesi più accreditata è che le difese aeree russe abbiano confuso l’aereo per un drone ucraino.
Su Telegram, il canale Fighterbomber – che si ritiene sia gestito da Ilya Tumanov, un capitano dell’esercito di Mosca – ha pubblicato un filmato che mostra dei fori piuttosto evidenti nella fusoliera dell’aereo. Fori che molti hanno associato a un danno causato da un missile o da un’esplosione con schegge. Fighterbomber, in ogni caso, ha scartato l’ipotesi di un birdstrike, come temevano in un primo momento i piloti stando alle comunicazioni.
Un’ipotesi, quella dell’impatto con uno o più uccelli, scartata anche dall’esperto di aviazione kazako Serik Mukhtybayev. Un’ipotesi «quasi impossibile» ha detto all’agenzia di stampa Orda, data l’altitudine a cui volava l'aereo quando ha avuto problemi. A suo giudizio, la causa andrebbe ricercata in un «impatto esterno».
I dati raccolti da Flighradar24, portale specializzato nel tracking degli aerei di linea, mostrano l’aereo compiere una sorta di 8 mentre si avvicinava all’aeroporto di Aktau, dove l’equipaggio aveva deciso appunto di tentare un atterraggio di emergenza. L’Embraer, negli ultimi minuti prima di impattare con il terreno, si è alzato e ha perso quota a più riprese. Flightradar24 ha pure dichiarato che il velivolo ha subito un «forte disturbo del GPS». Disturbo che ha impedito una corretta trasmissione dei dati ADS-B. In passato, la Russia è stata accusata a più riprese di aver interferito con le trasmissioni GPS nella regione. Non solo, tecnologie di disturbo vengono regolarmente usate per difendersi dagli attacchi di droni. Meduza, al riguardo, nella sua analisi ha parlato di un attacco di droni ucraini sulla Cecenia poco prima dell’incidente. Un’indiscrezione, questa, confermata da Khamzat Kadyrov, funzionario della sicurezza locale e nipote del leader ceceno Ramzan Kadyrov. Nelle ultime settimane, d’altro canto, i droni ucraini hanno preso di mira diversi siti in Cecenia, tra cui una struttura che ospita le forze di polizia locali.
Il popolare blogger russo favorevole alla guerra Yuri Podolyaka ha detto che i fori visti nel relitto dell'aereo erano simili ai danni causati da un «sistema missilistico antiaereo». «Tutto – ha aggiunto – fa pensare a questo».
Il presidente dell’Azerbaigian, Ilham Aliyev, ha dichiarato che è troppo presto per fare ipotesi sulle ragioni dell’incidente, aggiungendo che le condizioni meteorologiche nella regione hanno costretto l’aereo a cambiare la rotta prevista. L’Autorità russa per l'aviazione civile per contro ha dichiarato che, secondo le informazioni preliminari, i piloti hanno deviato verso Aktau a causa di un birdstrike.
L’Ufficio del procuratore generale dell'Azerbaigian ha aperto un’indagine penale. L’agenzia di stampa statale, Azertac, ha dichiarato che una delegazione ufficiale composta dal ministro per le Situazioni di emergenza, dal viceprocuratore generale e dal vicepresidente della Azerbaijan Airlines è stata inviata ad Aktau per condurre un’«indagine in loco».
La scatola nera, intanto, è stata recuperata. Potrebbe contenere la chiave per risalire alle origini di questo brutale incidente.
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