Appena resi noti gli esiti dell'exit poll che lo vedono in testa all'89,2% delle preferenze il presidente tunisino, Kaïs Saïed, in attesa soltanto dell'ufficializzazione della sua vittoria, ha ringraziato i propri sostenitori nel quartier generale della sua campagna elettorale, accompagnato dalla moglie.
Sulla televisione nazionale Saïed ha dichiarato che «ciò che la Tunisia sta vivendo oggi è il completamento della rivoluzione. Costruiremo e costruiremo, come vuole la gente, e ripuliremo il Paese da tutti i corrotti e dai cospiratori, e non esagero quando dico cospiratori».
«Il popolo tunisino ha dimostrato una consapevolezza profonda e una resilienza storica senza precedenti», ha assicurato Saied, aggiungendo che la Tunisia resterà indipendente e libera per sempre, rifiutando ogni ingerenza negli affari interni del Paese.
Tornando ai risultati degli exit poll, ha indicato che bisognerà comunque aspettare i risultati ufficiali del corpo elettorale, «anche se i risultati di questi istituti di sondaggio sono vicini alla realtà nella maggior parte dei paesi». Dopo il suo discorso nel suo quartier generale, Saïed si è concesso un bagno di folla sulla centrale Avenue Habib Bourguiba della capitale già straripante di suoi sostenitori.
I rivali di Saied contestano l'exit poll
I due candidati rivali del presidente, Ayachi Zammel e Zouhair Maghzaoui hanno intanto dichiarato di non riconoscere il risultato dell'exit poll di Sigma Conseil, letto sulla televisione nazionale.
Maghzaoui, ex deputato della sinistra panaraba, ammiratore del brasiliano Lula, terzo con il 3,9% secondo l'exit poll, dal suo quartier generale ha assicurato «che i sondaggi sono errati e servono a preparare il terreno affinché i tunisini accettino i possibili risultati che saranno annunciati domani dalla Commissione elettorale».
ATS
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