Travolgente vittorie dei nazionalisti della FpO in Austria : difficile fare un cordone sanitario contro di loro...

 



Una vera e propria onda nera mette all'angolo il cancelliere popolare Karl Nehammer, grande sconfitto di questa tornata elettorale che la stampa austriaca definisce come un "terremoto politico". 


Sulla scia della grande avanzata dell'Afd in Germania, l'estrema destra del Fpö non solo diventa il primo partito ma mette a segno un risultato senza precedenti sfiorando il 30% dei consensi, oltre le attese della vigilia. E guadagnando addirittura il 12,6% rispetto alle scorse elezioni. Con il 28,8% il “Partito della libertà d’Austria” supera ampiamente il 26,9 ottenuto nel 1999 ai tempi Jörg Haider. 


"Gli austriaci hanno fatto la storia: si sono espressi chiaramente a favore del cambiamento", commentano a caldo i vertici del partito guidato da Herbert Kickl. 


l segretario generale del partito di estrema destra Austria Freedom Party (Fpö) Christian Hafenecker e sostenitori, Vienna 29 settembre 2024

l segretario generale del partito di estrema destra Austria Freedom Party (Fpö) Christian Hafenecker e sostenitori, Vienna 29 settembre 2024 (gettyimages)

 30/09/2024

Crollano invece i popolari dell'Opv. 


Il partito del cancelliere Karl Nehammer si ferma al 26,3% incassando un arretramento di oltre 11 punti rispetto al voto di 5 anni fa. Christian Stocker, il segretario generale, non nasconde il suo disappunto per un'operazione di recupero di voti sulla destra che alla fine è naufragata. Almeno per ora, chiude la porta a un'alleanza con gli estremisti di destra. Ma la trattativa per il nuovo governo non è ancora partita: "è ovvio che siamo delusi da questi risultati. Ci aspettavamo di più e ora dovremo riflettere su come riconquistare la fiducia degli elettori. Comunque - puntualizza - siamo contrari a formare una coalizione con Herbert Kickl". 


Karl Nehammer il Cancelliere austriaco uscito sconfitto dalle politiche

Karl Nehammer il Cancelliere austriaco uscito sconfitto dalle politiche ((AP Photo/Alexander Zemlianichenko))

 30/09/2024

La sinistra tiene ma non sfrutta il clima di grande polarizzazione elettorale: il Spo (partito socialista austriaco) si attesta al 21,1%, in leggera flessione rispetto alle precedenti elezioni (-0.08%). Klaus Seltenheim, segretario generale del partito, si limita a lanciare l'allarme rispetto al boom dell'estrema destra: "E’ un giorno nero per la democrazia", aggiungendo che è necessario riconnettersi con gli elettori per ripristinare la fiducia nelle istituzioni democratiche. Male anche i Verdi, finora al governo con l'Opv, che non vanno oltre l'8,3% (-5,6%). Mentre guadagnano consensi i liberali di Neos al 9,2% (+1,2%). 



Elezioni in Austria, Tajani: "Ogni rigurgito neonazista deve essere isolato"

 30/09/2024

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Klaus Seltenheim, il segretario del Partito Socialista Austriaco

Klaus Seltenheim, il segretario del Partito Socialista Austriaco (@web)

 30/09/2024

Con questi numeri, escludendo sulla carta l'alleanza tra Fpö e Popolari, diventa impresa molto complicata la formazione di una coalizione. 


Il Parlamento che esce oggi dalle urne è fortemente frammentato, nessuna forza politica ha la maggioranza assoluta: l'ultradestra è la prima forza politica, con 57 seggi, secondi i popolari con 51, terzi i socialisti con 41, i verdi con 16 seggi e i liberali di Neos con 18. Già da oggi inizieranno i colloqui per la formazione di un possibile governo: serviranno 92 seggi per la maggioranza minima dei 182 seggi del parlamento nazionale. Si esce da una maggioranza Verdi e Popolari che aveva una maggioranza di 97 ed oggi avrebbe solo 67 parlamentari. 


Sarà dunque un compito difficile per il Presidente Alexander van der Bellen, contrario ad affidare la guida dell'esecutivo a Kickl. 


In questo contesto così incerto, ovviamente si susseguono le voci sul futuro di Karl Nehammer, ma la situazione rimane fluida e le consultazioni potrebbero rivelare sviluppi inaspettati. Una possibilità sarebbe quello dell’allargamento della coalizione uscente ai liberali di Neos o la proposizione di una “Grosse Koalition” alla tedesca, con Popolari e Socialisti, le cui posizioni però sono distanti. I prossimi giorni saranno cruciali per capire come l’Austria gestirà le sfide interne e le relazioni con l'Unione europea. 

RAINEWS.IT

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