Rivolta nel carcere minorile Beccaria di Milano : per il sindacato Uilpa " notte di ordinaria follia "

 Roma, 01 Set. – “Dopo una notte di ordinaria follia, che, nostro malgrado, non è né un modo di dire né un luogo comune, sono da poco rientrati i gravissimi disordini in corso da ieri sera presso l’Istituto Penale per Minorenni ‘Cesare Beccaria di Milano’. Grazie alla straordinaria opera delle donne e degli uomini della Polizia penitenziaria presenti e intervenuti liberi dal servizio, non ci sono state conseguenze irreparabili, ma si registrano alcuni contusi non gravi, sia fra i detenuti sia fra gli agenti, un ristretto è stato ricoverato in ospedale ed è momentaneamente piantonato dalla Polizia di Stato per mancanza di operatori della Penitenziaria. Il piantonamento sarà rilevato alle 8.00 dalla Polizia penitenziaria, peraltro con agenti che hanno lavorato fino alle 5.00 passate, dopo meno di tre ore di riposo. Ingenti i danni alla struttura”.


Lo afferma Gennarino De Fazio, Segretario Generale della UILPA Polizia Penitenziaria.


“Nel corso dei disordini, cui avrebbero preso parte tutti i 58 reclusi presenti, ben 4 hanno tentato di evadere, ma dopo ore di ricerche sono stati tutti rintracciati all’interno del perimetro che delimita il carcere”, spiega ancora il Segretario della UILPA PP.


“Quanto nuovamente accaduto a Milano, preceduto da fatti analoghi sempre al Beccaria così come al ‘Ferrante Aporti’ di Torino e in molti altri istituti per minorenni del Paese, è la prova provata del fallimento organizzativo e gestionale del sistema penale inframurario minorile, che fa il paio con quello per gli adulti. Urge un cambio di passo che deve essere dettato dalla politica, prim’ancora che dalle amministrazioni. Il sistema va messo in sicurezza potenziando i presidi a partire dagli organici della Polizia penitenziaria, mancanti di oltre 18mila unità, implementando ed efficientando le strutture e riorganizzando l’intero apparato. Sarebbe peraltro il caso di ripensare la scelta di mantenere negli istituti penali per minorenni ristretti fino a 25 anni d’età. Auspichiamo che dal Ministero della Giustizia e dal Governo già in mattinata facciano sentire la loro voce con argomenti concreti e, soprattutto, che si varino misure tangibili e immediate. Temiamo, tuttavia, di dover nuovamente ascoltare i soliti ritornelli  stonati  con  roboanti  annunci  vuoti  di  contenuto”,  conclude  De Fazio.


Commenti