Questa volta sarà diverso. Non voglio portare sfortuna, ma lo sento: questa volta vinceremo”, ha dichiarato il leader del Partito della Libertà (FPÖ) Herbert Kickl durante l'ultimo incontro della campagna elettorale di venerdì, tenutosi come simbolo nel cuore storico di Vienna. In un contesto di crescente radicalismo in Europa, i sondaggi danno a questo partito fondato da ex nazisti il 27% dei voti, seguito da vicino dal conservatore ÖVP (25%), mentre i loro partner di coalizione ecologisti si fermano all'8%.
Nel 2019, l'FPÖ venne pesantemente colpito dallo scandalo di corruzione conosciuto come 'Ibizagate', ma è tornato in auge sotto la guida di Herbert Kickl, che ha prosperato facendo leva sulle paure sociali ed economiche che attraversano l'Europa. Kickl, che è così estremista che nessun partito vuole governare con lui, è un uomo che, come Adolf Hitler 90 anni fa, vuole essere chiamato “Volkskanzler” (cancelliere del popolo) e ha fatto suo lo slogan 'remigrazione': cioè la deportazione degli stranieri e l'intenzione di privare gli austriaci di origine straniera della nazionalità.
Il cancelliere Karl Nehammer, leader del partito conservatore, ha ridotto il divario nelle ultime settimane giocando la carta di un partito “al centro” dello spettro politico, nonostante la sua posizione molto chiusa sull'immigrazione. Nonostante un calo previsto di oltre dieci punti rispetto alle elezioni del 2019, l'ÖVP, al potere dal 1987, dovrebbe, salvo sorprese, mantenere il cancellierato, prevedono gli esperti, ma i negoziati si preannunciano lunghi. Pur ribadendo di non voler formare un'alleanza con Herbert Kickl, Nehammer non rifiuta una possibile coalizione con l'estrema destra, come nel 2000 e nel 2017. I loro programmi sono simili, soprattutto per quanto riguarda l'economia. Tuttavia, in caso di ampia vittoria dell'FPÖ, i conservatori non accetteranno di essere il partner di minoranza. Un'alternativa potrebbe essere un Grosse Koalition con i socialdemocratici (20%) e i Neos liberali. Con i Verdi imvece, il divorzio sembra essere completo.
RAINEWS.IT
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