A 3cm dall’abisso.


L’attentato a Trump significa che hanno rinunciato all’idea di poter spingere l’Occidente in una guerra mondiale, poiché nessuno, NESSUNO, a parte i soldati PAGATI sarebbe disposto a morire per burocrati, banchieri, marionette TV e “istituzioni” composte al 90% da agenti al servizio dell’alta finanza.

Al primo missile caduto in Europa, le masse si presenterebbero sotto i palazzi a chiedere la testa vera, FISICA, dei governanti. Le recenti disfatte dei guerrafondai Macron e Sunak hanno chiarito questo aspetto.

Ora cercano la guerra civile, da scatenare per mano di sociopatici antifa, trans deliranti e fanatici woke vari cresciuti a pane social network e disagio psichiatrico negli ultimi 20 anni.

Guerra civile. E per “fermarla” legge marziale, chiusura dei social, elezioni sospese a data da destinarsi, arresti, repressione, coprifuoco, lasciapassare, governi tecnici di “salvezza nazionale”.

Questo sarebbe successo, se Trump fosse morto stanotte.

Perché chi orchestra, chi fomenta, sa bene che dall’altra parte c’è una marea di gente che vuole chiudere i conti con gli odiatori “democratici”, con gli antifa convinti di poter decidere con la violenza chi deve parlare e chi no, con le piazze miste di borghesi/immigrati che vogliono cancellare le nazioni e i popoli, con i fanatici woke, green e arcobaleno che pretendono con la violenza di imporre cosa pensare, cosa mangiare, come vivere.

Una marea di gente esasperata da questo clima. Compreso io.

SIMONE DI STEFANO

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