Sono 143 le vittime dell' attentato terroristico di Mosca



L'ISIS si è attribuito la responsabilità dell’azione – Le autorità di Kiev hanno immediatamente dichiarato la loro estraneità – Arrestate 11 persone, tra cui 4 terroristi coinvolti nell'attacco



L'attentato a Mosca di venerdì sera al Crocus City Hall ha provocato 143 morti. Lo afferma la direttrice di Russia Today, Margarita Simonyan, citata dall'agenzia Ria Novosti. Secondo i primi dati emersi dalle indagini, sono morti per ferite da arma da fuoco e avvelenamento da prodotti di combustione. Tra le vittime ci sono anche tre bambini. «I servizi di emergenza hanno trovato i corpi di altre vittime sul luogo dell'attacco terroristico al Crocus City Hall durante lo sgombero delle macerie», ha scritto la Commissione. 107 persone ferite nell'attacco sono attualmente ricoverate negli ospedali di Mosca e della regione, di cui 16 in condizioni critiche, compreso un bambino.


L'ISIS, lo ricordiamo, ha rivendicato l'attacco, mentre Kiev si è detta estranea. Gli Stati Uniti hanno informazioni di intelligence che confermano la rivendicazione da parte dello Stato Islamico, ha spiegato un responsabile americano citato dal Times of Israel.


Uomini armati in tenuta mimetica hanno fatto irruzione in una sala da concerti a nord-ovest del centro, aprendo il fuoco sugli spettatori. Gli assalitori avrebbero lanciato anche granate o bottiglie incendiarie e poco dopo l'intero edificio si è trasformato in un rogo. «Miliziani dello Stato islamico – si legge in un messaggio sul canale Telegram del gruppo jihadista – hanno attaccato un grande raduno alla periferia di Mosca» e poi si sono «ritirati sani e salvi nelle loro basi». L'Interpol, l'Organizzazione internazionale della polizia criminale, è pronta a collaborare fornendo sostegno alle autorità russe. Lo afferma il capo della polizia internazionale, Jürgen Stock, che condanna con forza l'attacco. «È stato un atto terribile contro civili innocenti. I nostri pensieri sono con le vittime, le loro famiglie e i loro amici. L'Interpol è pronta a fornire supporto alle indagini delle autorità russe», scrive Stock su X.


11 arresti, passaporti tagiki

Il direttore dei servizi di sicurezza russi ha riferito al presidente Vladimir Putin l'arresto di undici persone, tra cui quattro terroristi coinvolti nell'attentato. Lo fa sapere il servizio stampa del Cremlino, citato dalla Tass. «Secondo le prime informazioni, l'auto dei sospettati è stata avvistata ieri sera vicino al villaggio di Khatsun, nel distretto di Karachinsky della regione di Bryansk. L'auto non si è fermata alla richiesta degli agenti di polizia e ha cercato di fuggire», ha scritto su Telegram Khinshtein. Secondo il suo resoconto, l'auto si è ribaltata durante l'inseguimento. «Uno dei terroristi è stato arrestato sul posto e gli altri sono fuggiti nella foresta. Un secondo sospettato è stato trovato e arrestato in un'operazione di ricerca alle 3.50 del mattino. Le ricerche degli altri proseguono», ha aggiunto. Khinshtein ha detto che sono stati sequestrati una pistola, una cartuccia per fucile d'assalto AKM e passaporti tagiki.



L'avvertimento USA

Circa due settimane fa, il Servizio di sicurezza federale russo (FSB) aveva detto di avere eliminato una cellula della branca afghana dell'ISIS che pianificava un attacco armato nella capitale. La Casa Bianca ha confermato le indiscrezioni di CNN e New York Times secondo le quali gli Stati Uniti avevano avvertito Mosca, all'inizio di marzo, di un attacco terroristico che avrebbe potuto colpire «grandi raduni» a Mosca. «All'inizio di questo mese, il governo americano aveva informazioni su un piano per un attacco a Mosca contro grandi raduni e concerti» e le «ha condivise con le autorità russe», ha detto la portavoce del Consiglio per la sicurezza nazionale, Adrienne Watson.


Putin aveva definito l'avvertimento USA un «ricatto»

Il 7 marzo scorso, l'Ambasciata statunitense in Russia aveva pubblicato un'allerta sul proprio sito web consigliando ai cittadini americani di evitare i grandi raduni nella capitale russa, inclusi i concerti, nelle successive 48 ore a causa di possibili attentati terroristici. Un messaggio che era stato ripreso anche dal ministero degli Esteri britannico sul proprio sito.


Martedì 19 marzo, la Tass aveva riferito che Putin – intervenendo a una riunione del Consiglio di sicurezza federale – aveva definito un vero e proprio «ricatto» l'avvertimento dell'Occidente su possibili attacchi terroristici nel Paese. Il leder russo aveva ricordato le «recenti dichiarazioni provocatorie di alcune strutture ufficiali occidentali su possibili attacchi terroristici in Russia» e aveva commentato: «Sembra un vero e proprio ricatto e un tentativo di intimidire e destabilizzare la nostra società». Aggiungendo: «L'Occidente ha praticato l'uso di tutti i tipi di gruppi terroristici radicali transfrontalieri nei suoi interessi e ha incoraggiato la loro aggressione contro la Russia».

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