Il pesce puzza dalla testa. Non esiste opinione pubblica che si forma dal basso. Sono le elite intellettuali a plasmarla. Il forte sentimento antisemita di questi tempi parte dagli accademici, dai giornalisti, dagli insegnanti. Molti degli accademici non hanno problemi ad elogiare i brigatisti e sono evidentemente attratti dalla violenza di Hamas o delle BR , con una continuità storica che unisce fascismo e ideologie di sinistra, senza soluzione di continuità. Non a caso, non c'è mai stato in questa categoria una vero riconoscimento del ruolo avuto durante il fascismo e il nazismo e una sincera elaborazione dei propri errori. Le colpe sono state subito riversate sulla piccola borghesia, sui veterani di guerra, sulle persone semplici. E invece la propria colpa è stata coperta, nascosta, smussata, resa innocua, grazie anche a una pronta adesione ai partiti di sinistra. E oggi il problema ritorna e bisogna puntare il dito sui responsabili, i sobillatori dei giovani e delle masse. Lo spunto è l'ennesimo appello a interrompere la collaborazione scientifica e tecnologica con Israele firmato da circa 1000 ricercatori. Vergogna, fascisti eravate ( solo 12 accademici si rifiutarono di giurare fedeltà al fascismo di cui tre ebrei e uno sposato con un'ebrea) e fascisti siete rimasti.
GUIDO GUASTALLA
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