E pesante sconfitta per il centrodestra a trazione Meloni nelle elezioni regionali in Sardegna. Ha vinto per un pugno di voti, la candidata dell' alleanza giallorossa, Todde, ma il vantaggio della sinistra poteva essere piu' ampio senza la lista Soru , che non e' arrivata all' 8°, per cui dire che le liste del centrodestra hanno preso il 48% mentre quella della sinistra , il 42, serve a ben poco. In realta' il centrodestra ha perso non tanto per aver sbagliato la scelta del candidato, optando per il sindaco di Cagliari, Truzzo, al posto del sardista Solinas, ma perche' il suo governo in regione si e' dimostrato fallimentare, vedasi la disastrosa realta' dei trasporti marittimi ed aerei che penalizzano le attivita' economiche e produttive, vedasi la drammatica situazione del comparto agro pastorale, con i pastori sardi che vendono il loro latte a prezzi stracciati mentre le industrie casearie lo rivendono a costi nettamente superiori, ovviamente lucrando. Per non parlare dello stato disastroso della sanita' regionale. Aggiungiamoci tutti i maneggi dell' ex governatore Solinas, che ha distribuito premi e prebende agli amici....ed il quadro disastroso del centrodestra sardo e' completo. Ed ora il centrodestra a trazione Meloni, rischia la disfatta in Abruzzo, Basilicata e Piemonte, perche' a sinistra si sta realizzando una classica ammucchiata, con Pd, M5S, Calenda, estrema sinistra di Bonelli ed Europa +, posizioni politiche diversissime, ma la stessa aspirazione ad occupare poltrone e potere. Un centrodestra che se vuole riconquistare consensi popolari deve rivedere assolutamente le proprie posizioni in merito a politiche economiche Ur, guerra in Ucraina, sostegno ai ceti produttivi, fisco meno ingiusto ed ovviamente sicurezza ed immigrazione. Un centrodestra che poi deve approvare la riforma del Premierato, con lo scopo di far abdicare Mattarella dai suoi poteri assoluti, quelli che consentono ad un presidente di fare e disfare i governi a suo piacimento.
EZIO BELLEI
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