NEL GIORNO DEL RICORDO UN PENSIERO ALLE VITTIME INNOCENTI DELL’ECCIDIO DI MARESEGO, UN TRIPLICE OMICIDIO CON VILIPENDIO DI CADAVERE, MASCHERATO DI RIVOLTA POPOLARE, CHE CONTINUA AD ESSERE LA FESTA PIÙ IMPORTANTE DELLA CITTÀ DI CAPODISTRIA


Cari Amici,

nella ricorrenza del Giorno del Ricordo vogliamo rivolgere un pensiero anche a tre nostri conterranei, che riposano dimenticati nel cimitero monumentale di Capodistria, giovani ed innocenti vittime italiane dell’Eccidio di Maresego, compiuto da villici slavi nella omonima frazione isolata del circondario della città.

Giuseppe Basadonna, Giuliano Rizzatto e Francesco Giachin, “armati” di pennelli e di colla, che per guadagnare un modesto compenso accettarono di appiccicare qua e là manifesti nella campagna per le prime elezioni in Istria dopo la redenzione, il 15 maggio 1921 vennero vilmente aggrediti a colpi di falce, bastoni, sassate e di rivoltella rimanendo esanimi. Gli assassini, non paghi, esposero nelle ore immediatamente successive al ludibrio della folla i loro corpi, ed alcuni di essi defecarono all‘interno della bocca delle tre vittime.

I Carabinieri operarono diversi arresti ed il processo ebbe luogo con inizio il 20 dicembre presso il tribunale penale di Trieste, con 26 accusati e 48 testimoni. La sentenza seguì il 28 febbraio 1923 con 8 condanne a pene detentive varianti da 6 mesi ad 8 anni e 7 sette assoluzioni.

Tale eccidio da parte slava venne subdolamente trasformato in “rivolta antifascista”, ed ancora oggi il comune di Capodistria persevera nel mantenere la ricorrenza del 15 maggio - cioè un triplice omicidio con vilipendio di cadavere ed una procurata invalidità permanente (un quarto ragazzo, Filiberto Tassini, sopravvisse perché si finse morto) ai danni di ragazzi non responsabili di alcunché e disarmati - quale macabra festività cittadina, al posto della tradizionale e secolare festività di San Nazario.

Oggi solo l’Unione degli Istriani (il political correct che pervade tutto l’associazionismo giuliano dalmata con noi non attacca!) li ricorda e ne cura la sepoltura, tra l’indifferenza generale.

RIPOSATE IN PACE!

UNIONE DEGLI ISTRIANI

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