Ilaria Salis nuova martire dell' antifascismo per la sinistra italiana

 Sulla vicenda di Ilaria Salis ci sono due versioni: quella dei media italiani che ne fanno una eroina antifascista che avrebbe "solo" ferito degli "estremisti di destra" nei pressi di un raduno fascista e quella ungherese (mai riportata da nessuno ma reperibile facilmente in inglese) che parla di una banda di Antifa stranieri (tedeschi, italiani etc) per giorni ha imperversato a Budapest massacrando in maniera casuale chi aveva un aspetto "di destra". Ci sono video del pestaggio di una delle vittime, un tizio normalissimo che cammina tranquillo in città (non a una manifestazione nazista) e viene preso a martellate in testa dal gruppo. Un agguato per uccidere, non per intimidire. Uno degli amici della Salis si è dichiarato colpevole. Questo non significa che lei lo sia ma volerla giustificare perché "in maniera leggera" (falso)  "sono stati picchiati solo dei (presunti) fascisti" è assurdo. Definire "energumeni" i poliziotti ungheresi è corretto? Milioni di italiani sono stati a Budapest e la polizia non l'hanno nemmeno mai vista. Non è una città militarizzata. È una nazione sicura e questo, probabilmente, è quello che da veramente fastidio. Certamente le foto in catene non sono belle da vedere, ma è quanto accade anche negli USA dei Dem al potere e nessuno si indigna. Ci sono tanti italiani ingiustamente carcerati o con gravi problemi all'estero ma guarda caso la macchina della solidarietà scatta solo per quelli di sinistra. Gli altri stiano pure a marcire. Detto questo, umanamente, auguro alla Salis di tornare presto a casa ma l'informazione sul caso, in Italia, è assolutamente partigiana. L'Ungheria non è il lager dipinto. Al contrario, è un bastione di Libertà.

MAX FERRARI


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