CHRISTINE LAGARD CONTINUA A SOFFOCARE L’ECONOMIA EUROPEA. BASTA CON LE PREPOTENZE DI UNA BCE FUORI CONTROLLO



L’inadeguatezza “tecnica” della Lagarde mette così a nudo il ruolo eminentemente politico della BCE, riaprendo il dibattito sull’importanza di tornare a dotarsi di una banca centrale nazionale che risponda al “Tesoro” e quindi a un potere politico trasparente e democraticamente eletto.Il Presidente della BCE, Christine Lagarde, recentemente considerata "inadeguata al ruolo" dai dipendenti della Banca Centrale Europea, ha deciso di mantenere per i prossimi mesi i tassi alti (al 4,5%). 

Se la metà dei funzionari BCE ha giudicato la sua presidenza «scadente» o «molto scadente», un motivo evidentemente c'è.

Molti economisti criticano la sua politica dei tassi che - ancora - resteranno invariati fino a quest'estate. Il rinvio del taglio costerà moltissimo in termine di PIL a tutti i paesi costretti dal giogo dell'euro, facendo probabilmente cadere l’inflazione al di sotto sotto del 2%.

Tutto ciò andrà a gravare su famiglie e imprese, visto che moderare una inflazione importata (principalmente a causa dei costi di approvvigionamento energetico) aumentando i tassi, comporta la diminuzione dei prezzi per compressione della domanda interna: ovvero i prezzi continueranno ad abbassarsi perché le famiglie avranno meno soldi per far la spesa e molte imprese vedranno calare i propri fatturati e dovranno chiudere licenziando i lavoratori.

L’inadeguatezza “tecnica” della  Lagarde mette così a nudo il ruolo eminentemente politico della BCE, riaprendo il dibattito sull’importanza di tornare a dotarsi di una banca centrale nazionale che risponda al “Tesoro” e quindi a un potere politico trasparente e democraticamente eletto.

GIANNI ALEMANNO

Commenti