Elezioni in Serbia : il partito del presidente ultranazionalista Vukic si conferma con oltre il 46% dei voti

da wikimedia

 Serbia, l’SNS di Vucic in testa con il 46,6%

Elezioni parlamentari, secondo il sondaggio IPSOS il partito di centrodestra al Governo sarebbe in netto vantaggio - Il presidente: “Abbiamo la maggioranza assoluta con 127 seggi”


Il Partito del progresso serbo, l’SNS, al governo è in testa alle elezioni parlamentari con il 46,6% dei voti. Lo dice il sondaggio IPSOS/CESID, basato su uno spoglio parziale delle schede. L’alleanza dell’opposizione “Serbia contro la violenza” raccoglie invece il 23% dei consensi, mentre il Partito socialista di Serbia ottiene il 6,9%. I seggi si sono chiusi alle 20.00.


Quelle di domenica sono le quarte elezioni politiche anticipate da quando, nel 2012, Aleksandr Vucic è arrivato al potere. Secondo buona parte degli osservatori, quella di sciogliere il parlamento è una strategia che il presidente serbo usa nei momenti di difficoltà per massimizzare i consensi. Ciò che sembra funzionare, visto che i sondaggi davano la sua forza di centrodestra, il Partito del progresso serbo, l’SNS, al 44% dei consensi. Lo spoglio in corso sembra indicare che farà meglio.


Il presidente serbo Aleksandr Vucic, nel commentare i primi risultati, ha rivendicato la vittoria del suo partito che, con il 46% dei voti, otterrebbe un punteggio superiore rispetto all’ultimo voto, avvenuto nell’aprile 2022. “Abbiamo la maggioranza assoluta al Parlamento con 127 seggi (su 250, ndr)”, ha dichiarato Vucic in conferenza stampa, basandosi sul 76% dei voti scrutinati. I risultati ufficiali non sono attesi prima di lunedì.


Ma in queste elezioni c’è una novità. Gran parte dell’opposizione infatti si è unita in una coalizione che si chiama “Serbia contro la violenza”, lo stesso nome delle enormi proteste organizzate dopo due sparatorie (di cui una in una scuola) che hanno lasciato una profonda ferita nella società serba.


Le elezioni odierne avvengono sullo sfondo di diversi problemi che stanno attraversando il paese. La riforma sulla vendita delle armi dopo le sparatorie, la tensione con il Kosovo che è tornata molto alta, e lo scontro fra le aspirazioni di Belgrado di aderire all’UE e la sua stretta alleanza con la Russia.


L’opposizione denuncia irregolarità

La commissione elettorale ha respinto le denunce dell’opposizione su presunte gravi irregolarità registratesi durante le operazioni di voto per le legislative anticipate. Alcune forze di opposizione avevano riferito tra l’altro dell’arrivo a Belgrado di alcuni autobus carichi di non residenti pronti a votare. Altri hanno parlato di pressioni sui votanti e presunte bustarelle donate per il voto al partito di governo SNS.


Secondo la commissione, si sono registrati come sempre alcuni inconvenienti e diversi casi di irregolarità lievi, non tali da pregiudicare la validità del voto. 

RSI.CH

Commenti