“Muove più sdegno che sorpresa la notizia dell’avvenuto annullamento del
trattenimento del primo immigrato dal centro di Pozzallo. Dopo il fermo
disposto dal questore di Ragusa, infatti, secondo quanto riportato dai
media, la decisione non risulterebbe confermata dal giudice adito, secondo
il quale il decreto del governo – che dispone il trattenimento dei
richiedenti asilo che provengono dai cosiddetti Paesi sicuri in attesa
dell’esito della procedura di frontiera accelerata, con relativa cauzione
di 5 mila euro per rimanere in libertà – sarebbe illegittimo e in contrasto
con la superiore normativa europea. Al riguardo, occorre rilevare che,
trattandosi di normativa promanante da un decreto legge, al giudice compete
di rispettare il dettato costituzionale, segnatamente l’articolo 101. Non
solo: proprio il Consiglio dei ministri si era mosso nella linea espressa
dal Presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, che aveva
ribadito “decidiamo noi chi entra in Europa, non lo decidono i trafficanti
di esseri umani”. Non ci si può esimere dal notare come a fronte delle
decisioni del governo Meloni di regolare un fenomeno di portata europea
quale quello dell’immigrazione, si contrappongano decisioni del tutto
irragionevoli in punto di diritto”.
Lo dichiara il capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei deputati,
Tommaso Foti.
fonte Agenparl.it
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