Fernando Villavicencio, candidato alla presidenza dell'Ecuador, è stato ucciso con un colpo di pistola al termine di un comizio elettorale a Quito mercoledì sera. Lo ha annunciato il presidente ecuadoriano Guillermo Lasso.
La Procura ha riferito che "nove persone sono rimaste ferite, tra cui un candidato all'Assemblea e due agenti di polizia", oltre alla morte di uno degli assalitori, colpito dalla sicurezza.
Villavicencio, 59 anni, centrista e giornalista di professione, era uno degli otto candidati al primo turno delle elezioni presidenziali in programma il 20 agosto. Secondo gli ultimi sondaggi, Villavicencio era al secondo posto con circa il 13% dei voti, dietro all'avvocato Luisa Gonzalez, vicina all'ex presidente di sinistra Rafael Correa.
"Sono indignato e scioccato dall'assassinio del candidato presidenziale Fernando Villavicencio", ha scritto il presidente Lasso su X, il nuovo nome del social network Twitter. "Vi assicuro che questo crimine non resterà impunito", ha promesso. "Il crimine organizzato si è spinto molto in là, ma il peso della legge si abbatterà su di esso", ha aggiunto. Lasso ha convocato una riunione d'emergenza degli alti funzionari della sicurezza la sera stessa.
La settimana precedente, Villavicencio aveva denunciato minacce contro di lui e la sua squadra elettorale, presumibilmente fatte dal capo di una banda criminale legata al traffico di droga, attualmente in carcere ("alias Fito", leader della banda "Los Choneros").
Dopo la morte di Villavicencio, Luisa Gonzalez, il leader indigeno di sinistra Yaku Perez (terzo nei sondaggi con il 12,5% delle intenzioni di voto), l'ex vicepresidente di destra Otto Sonnenholzner (quarto con il 7,5%) e Jan Topic (di destra, sesto con il 4,4%) hanno annunciato la sospensione delle loro campagne.
Negli ultimi anni, l'Ecuador ha affrontato un'ondata di violenza legata al traffico di droga che, nel bel mezzo del processo elettorale, ha già portato alla morte di un sindaco e di un candidato al Parlamento.
ATS
Commenti
Posta un commento