ZAKI: CODACONS VUOLE VEDERCI CHIARO SU SPESE SOSTENUTE DALLO STATO

da wikipedia

FELICI PER SUA LIBERAZIONE, MA GOVERNO DEVE DIRE SE SONO STATI SPESI SOLDI PUBBLICI. ESPOSTO A CORTE DEI CONTI E ISTANZA D’ACCESSO A PRESIDENZA DEL CONSIGLIO


Il caso di Zaki finisce all’attenzione della Corte dei Conti, con il Codacons che presenterà domani un formale esposto alla magistratura contabile e una istanza d’accesso alla Presidenza del Consiglio per sapere quanto sia costata alla collettività italiana la liberazione del ricercatore.

“Chiariamo subito che il ritorno in libertà di Zaki è una ottima notizia, e siamo assolutamente felici del positivo epilogo della vicenda, ma da più parti si stanno sollevando dubbi e domande circa le spese sostenute dal Governo italiano per riportare il ricercatore egiziano a Bologna – spiega il presidente Carlo Rienzi – Un aereo di Stato messo a sua disposizione e rifiutato per un volo di linea, l’intervento dell’ambasciata italiana al Cairo e altre soluzioni diplomatiche messe sul piatto dal Governo per fornire assistenza e supporto a Zaki, che non è un cittadino italiano, e farlo rientrare in Italia, potrebbero aver determinato spese pubbliche su cui è necessario far luce”.

“I cittadini hanno il diritto di sapere se il caso Zaki ha rappresentato un costo per le casse statali, e quanto sia costata in termini economici la sua liberazione – prosegue Rienzi – Proprio per questo presenteremo domani un esposto alla Corte dei Conti affinché intervenga con una apposita indagine, e una istanza d’accesso alla Presidenza del consiglio al fine di avere tutti i dettagli sulla vicenda”.

CODACONS.IT

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