Israele : approvata la controversa riforma della Giustizia

 Il Parlamento israeliano ha approvato lunedì il punto centrale della contestata riforma della giustizia con 64 voti a 0 (su 120 membri), dopo che i deputati dell'opposizione hanno abbandonato l'aula per protesta. La nuova legge limita i poteri della Corte suprema, organo di controllo fondamentale sull'operato dell'Esecutivo in un Paese privo di Costituzione scritta, ma troppo "politicizzato", secondo il premier Benyamin Netanyahu e la sua coalizione, la più a destra nella storia di Israele.


Il testo da mesi spacca in due il Paese: a scadenze regolari migliaia di persone sono scese in piazza per chiederne il ritiro, ma il Governo è rimasto sordo agli appelli e ogni tentativo di mediazione politica sulla cosiddetta "clausola di ragionevolezza" è andato a vuoto. "Nelle recenti settimane e specialmente nelle passate 48 ore - ha spiegato il leader dell'opposizione Yair Lapid all'apertura del dibattito alla Knesset - abbiamo fatto il possibile per raggiungere un accordo come promesso. Ma con questo Governo è impossibile avere intese per proteggere la democrazia israeliana".



 

I contestatori della riforma la considerano una minaccia per lo Stato diritto. Fra questi ci sono anche riservisti dell'esercito, che ora si rifiutano di servire, e alcuni settori dell'economia. Il maggiore sindacato del servizio pubblico ipotizza ora uno sciopero generale


La legge potrebbe anche proteggere Netanyahu dalle accuse di corruzione che incombono su di lui. Il premier - tra l'altro - poche ore prima del voto era stato dimesso dall'ospedale dove gli è stato impiantato un pacemaker.

RSI.CH


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