Elezioni politiche in Nigeria : un gigante africano nel pieno di una crisi socieconomica e politica

 Sono 93 i milioni di elettori chiamati a scegliere un nuovo presidente e rinnovare il potere Legislativo

da wikimedia


Sono in corso in Nigeria, la nazione più popolosa d'Africa e colosso economico del continente, elezioni presidenziali e legislative che si profilano come le più incerte da quando il Paese è passato alla democrazia nel 1999.


Si tengono in un clima di insicurezza, inflazione e crisi valutaria. Il presidente uscente Muhammadu Buhari a maggio conclude il proprio secondo mandato non rinnovabile e gli oltre 93 milioni di elettori sono chiamati a scegliere fra 18 candidati alla presidenza anche se la vera gara è, per la prima volta, a tre.


Spiccano i veterani Bola Tinubu, del partito di governo All Progressive Congress (Apc) e Atiku Abubakar del Partito Democratico Popolare (Pdp) la principale forza di opposizione. Il tradizionale dualismo politico nigeriano è stato però rotto da Peter Obi, del Partito Laburista, che è in testa in alcuni sondaggi facendo leva sul favore dei giovani (l'età media in Nigeria è 18 anni).


I circa 176.600 seggi, aperte alle 8 ora locale e svizzera, chiudono alle 14. Ma i risultati sono attesi solo da domani in poi (quelli ufficiali entro cinque giorni). Il candidato con il maggior numero di voti sarà dichiarato vincitore solo se avrà raccolto almeno un quarto dei voti in due terzi dei 36 stati della Nigeria e nella capitale. In caso contrario ci sarà un ballottaggio tra i due primi classificati entro 21 giorni. Gli elettori scelgono oggi anche nuovi senatori e deputati per la Camera dei Rappresentanti mentre elezioni per i governatorati sono fissate per l'11 marzo.


La mancanza di sondaggi attendibili rende difficile prevedere il vincitore e ci si aspetta una corsa serrata, anche se il partito di governo dell'ex governatore di Lagos Tinubu, può contare sull'apparato l'apparato statale per raccogliere sostegno elettorale.


Il problema principale per molti elettori nigeriani è l'insicurezza creata da rapimenti a scopo di estorsione in molte aree del Paese, dal terrorismo islamista nel nord-est, dalle tensioni separatiste nel sud-est cristiano (il Biafra) e quelle etniche tra pastori e agricoltori nell'area centro-settentrionale. L'inflazione a due cifre è al massimo in quasi due decenni e nelle ultime settimane si è aggiunta una riforma valutaria che ha reso scarso il contante in un Paese dove il 40% degli abitanti vive sotto la soglia di povertà nonostante la Nigeria sia il settimo esportatore di petrolio al mondo.

RSI.CH

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