Mi sembra sempre più evidente un colossale equivoco. L'Europa compie atti di guerra nei confronti della Russia senza essere direttamente coinvolta nella guerra. La dichiarazione di Von der Leyen in merito ad un tribunale per i crimini di guerra russi in Ucraina significa la volontà di rimuovere il potere di Putin e di sottoporlo al giudizio di una Corte internazionale: in altre parole significa un diretto coinvolgimento nel conflitto che non può non diventare militare, ben oltre il rifornimento di armi. Per essere più chiaro, fare atti di guerra, rimanendo fuori dalla guerra e limitandosi al sostegno dell'Ucraina è una posizione difficilmente sostenibile.I vari paesi europei stanno dichiarando guerra alla Russia, schierandosi a fianco dell'Ucraina, senza avere il coraggio di dirlo esplicitamente: sarebbe stato difficile fare il processo di Norimberga non avendo combattuto la Seconda guerra mondiale. Ora corriamo verso la Terza, senza averne la consapevolezza, ma proclamando la giustizia della difesa di uno Stato aggredito, che si ritiene di poter salvare spodestando l'aggressore, ma evitando con cura di combattere in prima persona. La vera ipocrisia sta portando al disastro di un intero Continente che soffia sul fuoco senza uscire di casa, ma facendolo così forte da incendiarla.
PROF ALESSANDRO VOLPI
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