Sistema carcerario italiano al collasso tra fughe di massa e sommosse : governo Meloni completamente inerte

 Ed in questi ultimi giorni, si sono registrate in molte carceri italiane, fughe di massa e sommosse, ultima al carcere minorile Beccaria di Milano, dove sono fuggiti sette giovani reclusi. Quella delle carceri italiane e' una situazione assolutamente fuori controllo, perche' i governi Pd in questi ultimi decenni, hanno completamente abbandonato al loro destino le strutture carceraria ed il personale della Polizia Penitenziaria, lasciato solo ad affrontare situazione insostenibili, quali il sovraffollamento delle carceri causato dalla presenza di oltre 40.000 detenuti stranieri. E l' attuale governo Meloni, continua nel solco dei precedenti governi Pd, essendo praticamente inerte di fronte a queste gravissime tematiche. Perche' un governo che si dice di " destra " e che in campagna elettorale, della sicurezza aveva fatto uno dei suoi cavalli di battaglia elettorali principali, doveva subito intraprendere azioni decise per riportare ordine e sicurezza nelle carceri italiane. Governo Meloni che doveva sin dall' inizio del suo insediamento adottare misure straordinarie per l' immediato rimpatrio degli oltre 40.000 detenuti stranieri presenti nelle carceri italiane, un numero assolutamente abnorme , insostenibile e foriero di altre violente sommosse. Ed unitamente a questo provvedimento, si dovevano adottare decreti miranti all' immediata espulsione dei cosiddetti " minori non accompagnati ", finti profughi che in realta' sono maggiorenni nella quasi totalita' dei casi e spesso e volentieri " pericolosi avanzi di galera " che paesi come Egitto, Tunisia, Marocco, Gambia  , Senegal , Nigeria, volentieri scaricano in Italia. Finti minori non accompagnati che in realta' sono la manovalanza di cui hanno continuamente bisogno le organizzazioni criminali mafiose extracomunitari purtroppo ormai ben radicate in Italia, grazie alle politiche assolutamente criminogene su sicurezza ed immigrazione attuate in questi ultimi decenni dal Pd.

EDO BAGATTI


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