Elezioni in Tunisia boicottate dalla stragrande maggioranza degli elettori : situazione politica molto tesa

 AGI - La principale coalizione di opposizione in Tunisia ha chiesto le dimissioni del presidente Kais Saied, dopo che nemmeno il 9% degli aventi diritto si è recato alle urne ieri per votare nelle elezioni parlamentari, convocate dallo stesso capo di Stato.


Il leader della coalizione 'Fronte di salvezza nazionale', Nejib Chebbi, ha definito un "fiasco" la consultazione di ieri e ha chiesto proteste di massa per ottenere elezioni presidenziali anticipate, come riporta la Bbc.


L'opposizione - che accusa Saied di voler invertire i progressi democratici compiuti dalla Rivoluzione dei gelsomini del 2011 - aveva invitato a boicottare il voto e il record negativo dell'affluenza (8,8%) dimostra che l'appello è stato accolto dai tunisini.

"Quello che e' successo è un terremoto, da questo momento consideriamo Saied un presidente illegittimo e chiediamo che si dimetta dopo questo fiasco", ha tuonato Chebbi. Saied finora non ha rilasciato commenti pubblici sulla questione.


La Rivoluzione dei gelsomini di 11 anni fa è spesso considerata l'unico successo delle primavere arabe in tutta la regione, ma non ha portato a una stabilità del Paese, nè economica, nè politica. Nel luglio 2021 Saied aveva assunto pieni poteri, esautorato il governo e sciolto il Parlamento, esacerbando il conflitto politico con il partito islamista Ennahda. 

AGI


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