La linea della premier italiana: "Da Parigi reazione aggressiva. Minacce ridicole. Francia e Germania non rispettano le intese"
Lo scontro tra il Governo Meloni e Parigi sull'accoglienza dei migranti continua. La presidente del Consiglio italiana ha dichiarato venerdì, in una conferenza stampa a Roma, che l'Italia non può essere l'unico punto di arrivo dei barconi di migranti dall'Africa, dopo le polemiche nate sulla controversia Ocean Viking, la nave umanitaria respinta da parte italiana. Giorgia Meloni ha comunque dichiarato di essere pronta a trovare soluzioni a livello europeo con Bruxelles sull'immigrazione.
"Io credo che valga la pena mettere insieme due numeri: la nave Ong Acean Viking che oggi attracca in Francia è la prima nave di una Ong che abbia mai attraccato in Francia con 230 migranti. Questo ha generato una reazione molto dura nei confronti dell'Italia, che ha fatto entrare quasi 90mila migranti quest'anno", ha sottolineato Meloni. "Cosa fa arrabbiare? Il fatto che l'Italia deve essere l'unico porto di sbarco per i migranti del Mediterraneo? Questo non c'è scritto in nessun accordo".
"Ora tre cose possiamo fare: possiamo decidere che siamo l'unico porto d'Europa ma non sono d'accordo, non ho avuto questo mandato. Ipotesi due: non credo che si debba litigare ogni volta con Francia, Grecia...Unica soluzione comune, e ne ho parlato con Macron, Germania e UE, è la difesa dei confini esterni dell'Ue, bloccare le partenza, aprire hotspot. Abbiamo speso milioni di euro per aiutare la Turchia, ora serve una soluzione europea".
"Credo" che oggi il tema sia "come l'UE debba affrontare questa materia: potrebbe scegliere di isolare l'Italia, io penso che sarebbe meglio isolare gli scafisti".
RSI.CH
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