Somalia : oltre cento morti in due attentati compiuti dalle milizie islamiste


E' salito ad almeno 100 il numero delle vittime dei due attentati suicidi compiuti ieri nella capitale somala Mogadiscio, tra queste ci sono anche bambini.  I feriti sono circa 300. Due auto imbottite di esplosivo sono esplose a pochi minuti di distanza l'una dall'altra nel pomeriggio di ieri nei pressi dell'incrocio di Zobe, seguite da un attacco al ministero dell'Istruzione. 


Nessuna parte ha ancora rivendicato la responsabilità dell'attacco. Ma le autorità accusano il gruppo islamista Al Shabaab. Il gruppo di matrice terroristica legato ad Al-Qaeda, controlla vaste aree del Corno d'Africa centrale e meridionale. Secondo la polizia, l'obiettivo dell'attacco erano il presidente Hassan Sheikh Mohamud, il primo ministro Hamza Abdi Barre e i leader dei cinque Stati federali somali, che si stavano incontrando alJazeera Palace Hotel, ad appena un chilometro e mezzo di distanza, proprio per parlare della minaccia jihadista e di come contrastarla. I terroristi non sono riusciti ad avvicinarsi e hanno ripiegato contro il ministero dell'Istruzione che si trova nel cuore della città, vicino a un incrocio trafficato dove, per una terribile casualità,  già nel 2017 un camion bomba uccise 500 persone. 


La maggior parte delle vittime sono civili e ci sarebbero anche quattro militanti. Ma "il numero dei morti e dei feriti continua a crescere", anche a causa dei feriti gravi che l'attacco ha lasciato dietro di sé, ha detto il presidente Hassan Sheikh Mohamud dopo aver visitato la scena dell'attacco. 


"Preghiamo per le vittime dell'attentato a Mogadiscio in cui hanno perso la vita piu' 100 persone, tra cui molti bambini. Dio converta il cuore dei violenti", ha detto Papa Francesco all'Angelus.



Da oltre vent'anni il Paese è sprofondato in una spirale di violenza. La tecnica dell'attentato-gemello è stata quella già vista in molte occasioni. La prima bomba è esplosa davanti al ministero dell'Istruzione nei pressi di un trafficato incrocio; la seconda quando è arrivata l'ambulanza e i soccorritori si sono radunati per aiutare le vittime. L'onda d'urto ha mandato in frantumi le finestre circostanti e creato ingenti danni. 


Tra le vittime "anche donne e mamme con bambini piccoli, studenti mandati a studiare, padri e uomini d'affari", ha denunciato il presidente somalo. E ancora tra i morti un comandante della polizia e un noto giornalista somalo, e tra i feriti un fotoreporter Reuters e un collaboratore di VOA (Voice of America). 


I jihadisti di Al Shabaab, gruppo affiliato alla rete di Al Qaeda dal 2012, attaccano regolarmente la capitale e le principali città della Somalia cercando da 15 anni di rovesciare il fragile governo somalo, che gode del sostegno internazionale, per installare con la forza uno Stato islamico in stile wahabita (cioè ultra-conservatore). I suoi miliziani sono stati espulsi dalla capitale nel 2011 dalle forze dell'Unione Africana, ma il gruppo continua a controllare ampie porzioni di territorio rurale e periodicamente compie attentati contro civili e militari, anche in Paesi vicini come Kenya ed Etiopia. La Somalia vive in uno stato di guerra e caos dal 1991, quando il dittatore Mohamed Siad Barre fu rovesciato, ma il Paese rimase senza un governo e nelle mani delle milizie islamiste e dei signori della guerra.

RAINEWS.IT

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