La Francia scende in piazza contro crisi, carovita e disoccupazione, il presidente Macron all' angolo

 "Se non blocchiamo nulla, non saremo ascoltati": decine di migliaia di persone sono scese in piazza martedì in Francia per chiedere salari più alti a fronte dell'inflazione e per protestare contro la requisizione degli scioperanti nelle raffinerie.


Secondo la CGT, che ha organizzato la giornata di "mobilitazione e sciopero" interprofessionale, insieme a numerosi altri sindacati e organizzazioni giovanili, sono state programmate circa 150 manifestazioni in tutto il Paese.


A Parigi, il corteo - con oltre 70’000 manifestanti secondo la CGT, 13'000 secondo le autorità - ha marciato dietro uno striscione che chiedeva aumenti salariali e "il rispetto del diritto di sciopero". Nel tardo pomeriggio si sono verificati incidenti, con alcune vetrine infrante da teppisti e scontri tra manifestanti vestiti di nero (black block) e polizia. La prefettura ha riferito di sei arresti.




Molti settori hanno chiesto la mobilitazione: servizi pubblici, energia, trasporti pubblici, trasporti su strada, agroalimentare e commercio. Nel settore petrolifero, dove è iniziato il conflitto che ha interrotto la distribuzione di carburante per quasi due settimane, lo sciopero è continuato alla TotalEnergies.


La mobilitazione è stata solo moderatamente seguita dal trasporto pubblico parigino (RATP), con un traffico quasi normale delle metropolitane, mentre quello degli autobus è stato interrotto. Per quanto riguarda i treni nazionali, non ci sono stati grossi problemi sulla rete, nonostante le interruzioni nella regione di Parigi e di un treno regionale su due.


Oltre a chiedere l’aumento dei salari, il movimento denuncia la requisizione degli scioperanti attuata dal governo per facilitare la distribuzione del carburante.


Il più grande sindacato francese, la CFDT, ha deciso di non partecipare alla mobilitazione, non credendo nell'efficacia delle manifestazioni interprofessionali per ottenere aumenti salariali nelle aziende. Secondo un sondaggio, il 49% dei francesi disapprova la mobilitazione, mentre il 39% è favorevole.

RSI.CH

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