Che vergogna


La Ronzulli, una donna di chiara fama, che tiene in pugno un Berlusconi di triste vecchiaia, e con lui un intero partito dell'8,11%, e quindi indirettamente le sorti di un governo, e quindi di un Paese nei momenti più tragici della sua storia (e la storia ci insegna molto bene che il potere delle donne sugli uomini schiavi delle loro passioni, per quanto ricchi e potenti possano essere, è sempre, con le buone o con le cattive, decisivo),

per ottenere non un ministero - si badi! - ma specificamente quello della Salute, dopo essere stata la pasionaria senza vergogna alcuna del sierismo più totalitario e aggressivo, è stata, per raggiungere il suo scopo, subito pronta a recitare la parte della "pentita", arrivando a sostenere che ora bisogna rappacificarsi e "perdonarsi a vicenda".

A parte il fatto che i "no-siero" non hanno assolutamente nulla da farsi perdonare, semmai meritano le umili scuse e i più sinceri ringraziamenti di decine di milioni di vittime, volontarie o meno, del sistema totalitario di cui la Ronzulli è stata esponente di spicco;

occorre dire chiaramente che qui non v'è nulla né da scusare né da dimenticare.

Vi è solo giustizia da fare.

Noi non dimenticheremo mai!

Ed è vergognosamente scandaloso che ancora due milioni di italiani abbiano dato il loro voto a un uomo schiavo del sistema globalista, sia a causa della sua ricchezza alla quale sottopone ogni bene comune, sia per i ricatti ai quali da decenni è sottoposto, sia, come detto, per le sue stesse incontrollabili, patetiche e moralmente devastanti passioni di "vecchione" di biblica memoria. 

Che vergogna! A questo è ridotta l'Italia.

A questo livello di spappolamento intellettivo e morale sono ridotti milioni di italiani. 

L'unica via di salvezza risiede nel cambiamento radicale di un'intera società, che può avvenire solo con l'aiuto di Dio e la collaborazione fattiva delle poche anime libere che amano la Verità. (MV)

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