E le decisioni di Ursula trasformano Nonna Papera in Aristotele....

 Nel Piano Cingolani per la riduzione del consumo di gas, talmente elementare è la concettualità da indurre i più a intravvedere lo zampino di Nonna Papera. 

(docce brevi, termosifoni a minor temperatura, cottura pasta a fuoco spento, lavatrici a pieno carico, staccare le spine etc.)

Il buonsenso, anche nell'elaborazioni più banali, è tuttavia il benvenuto se riusciamo a apprezzare ragioni e finalità.

Ma che dire delle esternazioni d’Ursula von der Layen, a fronte della quale, per senso logico, Nonna Papera ci appare Aristotele?

A suo dire, le naturali e legittime, financo prevedibili, reazioni di Putin a quel mostro politico e giuridico che sono le sanzioni alla Russia, costituiscono una minaccia, un ricatto. 

Rappresentano scandalose inadempienze dei contratti sottoscritti, il segno d'una palese inaffidabilità.

Putin "inadempiente" dopo avergli imposto tutte quelle pesanti vessazioni, rivolgendole soprattutto al suo popolo?!

Sicché tenta di ribaltare la consecutio tra causa e effetti: 

il prossimo tracollo finanziario e economico dell'Occidente non avviene per responsabilità dello scellerato azzardo dell'Europa, ma per motivo d'un'impensabile malvagità russa.

Ursula lascia trapelare tutto il suo sdegno per la piega che hanno preso gli eventi. 

Falsa o sprovveduta?

In ogni caso, sto personaggio ha in mano le sorti di centinaia di milioni di cittadini europei.

VITO BORRELLI


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