BALORDI GUERRAFONDAI DA FAR TACERE di Vito Borrelli

 Chissà, mi sbaglierò, e tuttavia sono convinto che chi aiuta militarmente l’Ucraina non fa l’interesse di quel popolo, e nemmeno persegue la pace.

Anzi.

Occorre infatti partire da un postulato: la Russia non può perdere la guerra e possiede ampi margini di potenziamento delle sue iniziative belliche, sino all’uso del nucleare.

Naturalmente svilupperà ulteriori strategie locali prima d’arrischiare il conflitto globale. 

Per esempio la distruzione delle infrastrutture civili oltre che di quelle militari, il bombardamento dei palazzi governativi, la privazione d’energia e di gas per le popolazioni sempre più stremate. Un’escalation di sofferenza e di morte.

Probabilmente è quello che s’appresta a fare.

Sicché la soddisfazione di gran parte del mondo politico/mediatico italiota per le recenti avanzate di Kiev, è del tutto fuori luogo. Non è una vicenda che possiamo seguire abbandonandoci al tifo.

È dunque auspicabile che le cancellerie internazionali si dotino di quantità industriali di realismo e di razionalità politica. Per costruire una prospettiva concreta di composizione pacifica del conflitto.

Naturalmente, i balordi guerrafondai, come sono Draghi, Letta e tutto il piddì in Italia, dovrebbero esser messi a tacere.

Magari da un eloquente risultato elettorale.

VITO BORRELLI


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