ALLA FINE ,L' INFIDO DRAGHI HA PORTATO MALE di Vito Borrelli


Chi s’è lasciato persuadere dalle contraffazioni mediatiche che ne hanno adulterato l’immagine, chi ha creduto alle lusinghe della sua corte di pupazzi prezzolati, chi da mediocre contabile lo ha promosso a Genio della politica, chi è rimasto mentalmente intorpidito dal suo ghigno ipnotico, chi s’è infervorato per il premio americano delle corna d’un caprone, chi ha esaltato la leggendaria Agenda come Scrittura della Trascendenza.

Insomma, tutti i partiti che l’hanno idolatrato, c’hanno rimesso le penne.

In special modo la Lega, che aveva dato speranze di posseder l’autonomia dal minaccioso moloch finanziario euroatlantico, e per questo aveva ricevuto la ricompensa d’un grande balzo elettorale.

Troppe ambiguità, troppe compromissioni. 

Per fortuna l’invisibile spiritello popolare che aleggia intorno alle moltitudini, che le allarma di fronte al pericolo oscuro del despota ingannatore, ne mette furtivamente in guardia gli istinti ancestrali contro i subdoli allettamenti, quello spiritello, oggi più gagliardo che mai, ha ispirato la Salvifica Svolta.

E adesso, avanti con la destrutturazione degli opprimenti assetti di potere, accumulo d’anni di favoreggiamenti politici e istituzionali, concessi sotto la regia del Sommo Burattinaio Mercatista.

Ciò che s’avanza non sarà il Meglio, almeno è il Diverso.

VITO BORRELLI

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