Chi ha messo in mano agli speculatori il prezzo del gas, esponendo al rischio le nostre attività economiche?
A chi competono le responsabilità politiche?
Di sicuro non è stato un gran guadagno trasformare i contratti d’approvvigionamento di lungo periodo, con prezzi stabili definiti a lungo termine, in contratti spot, nei quali il prezzo è aggiornato, ogni momento, in base ai valori ballerini che si formano alla Borsa olandese, totalmente condizionati dalla Finanza speculativa.
Al tempo delle isterie assicurative, per le quali grandi somme sono messe in gioco per evitare situazioni impreviste e incidenti di percorso, ha avuto senso affidare all’imprevedibilità di una Borsa ipersensibile a ogni manipolazione informativa, il nostro settore dell’energia, ovvero il cuore pulsante della vita produttiva della Nazione?
Non corrisponde dunque a verità che l’aumento dei prezzi sia una circostanza generalizzata.
Gazprom e la Russia hanno siglato contratti ragionevoli, a prezzi predefiniti, con gli Stati saggi e previdenti.
Mentre in Italia, un manina iperliberista ha consegnato alla criminalità finanziaria le sorti d’un intero Paese.
VITO BORRELLI
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