Venti di crisi per il governo Draghi : gli eventuali scenari

 In Italia soffiano venti di crisi di Governo. Il Movimento 5 Stelle ha annunciato di non votare la fiducia al Decreto aiuti. Un gesto che potrebbe portare alla caduta del Governo.




 

"E' compito non facile spiegare i motivi della possibile crisi di Governo, visto che il premier ha teso la mano alle richieste del Movimento ad esempio su salario minimo e taglio del costo del lavoro. Non è bastato. I grillini non voteranno oggi la fiducia sul Decreto aiuti, malgrado stanzi sostanziosi sostegni a famiglie e imprese, perché dà l’ok al termovalorizzatore di Roma, inaccettabile per i pentastellati. Tecnicamente dunque non è una sfiducia al Governo Draghi, ma solo al provvedimento", spiega la corrispondente da Roma della RSI Anna Valenti.



Dunque il Governo cadrebbe perché mancherebbero i numeri alla maggioranza? "Eh no, qui sta il tragicomico. A conti fatti ci sono i numeri per approvare il decreto, Il problema per Mario Draghi è politico. Ossia il mancato sostegno dei 5 Stelle al Governo. Draghi daltronde lo aveva detto: astensione dei 5 Stelle uguale caduta del Governo, perché il premier è consapevole che tollerare il gesto implicherebbe che da domani le forze di maggioranza appoggerebbero solo i provvedimenti a loro graditi. Farebbero guerra al Governo su tutto, per piantare bandierine creando la paralisi. E Draghi è stato chiaro: o il Governo riesce a lavorare, o il Governo cade. E non vuole un Draghi bis senza 5 Stelle", aggiunge Valenti.




 

Se si conferma l’astensione grillina, Mario Draghi salirebbe al Quirinale per confrontarsi con il Presidente Mattarella e dimettersi. La palla passa così al capo dello Stato. Il ruolo del Presidente della Repubblica è garantire la stabilità.


"E gli scenari possibili sono tre. Il primo: Mattarella potrebbe chiedere a Draghi di presentarsi davanti al Parlamento e verificare la fiducia al suo esecutivo, visto che tecnicamente non è una crisi di Governo perché i 5 Stelle non ritirano i loro ministri e potrebbero confermare l'appoggio. Non è detto che Draghi accetti. Il secondo: Mattarella dà l'incarico di un nuovo Governo ad un tecnico o al Ministro dell’economia Daniele Franco, per varare la finanziaria, il corrispettivo del preventivo dello Stato per noi e esecutivo resta in carica fino al voto di ebbraio. Il terzo: si sciolgono le camere e si va al voto in autunno, come auspicano Matteo Salvini e Giorgia Meloni", conclude Valenti.

RSI.CH

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