STRANIERO PRESUNTO ASPIRANTE TERRORISTA, ARRESTATO A NAPOLI. DE LIETO (LI.SI.PO.), IMMIGRATI, SOLO QUELLI REGOLARI.


Molto clamore ha  destato la notizia che un giovane del Gambia dal 22 marzo 2017, cioè da oltre un anno, sbarcato  con altre centinaia  di  stranieri, in Sicilia  ed ospitato da circa un anno presso il “centro di accoglienza” di Pozzuoli (Napoli). Il giovane straniero ha chiesto asilo politico  nel  nostro Paese e l’iter burocratico non si è ancora concluso. Il cittadino  Gambiano,  in attesa che la sua domanda  di asilo, completasse il suo iter, registrava un video, che lo riprende mentre giura fedeltà all’Isis ed al suo capo. Il giovane viene  accusato   di essere un presunto  pericoloso terrorista internazionale  ed il G.I.P. ha convalidato il suo arresto. Nel corso dell’interrogatorio – ha dichiarato il Presidente Nazionale del Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.), Antonio de Lieto - il giovane ha detto di non aver progettato  alcun attentato  e che si trattava di un semplice sfogo  e che  dopo  la registrazione del suo video e la  sua diffusione su un network , sarebbe stato contattato per un possibile attentato nel nostro Paese. Questa surreale vicenda, dove non sarebbe stato posto in essere o progettato  alcun attentato, evidenzia che  l’immigrazione caotica e la politica delle   “braccia aperte”, fa male al nostro Paese, perché lo espone a  potenziali pericoli e rischi  ed oltretutto, i tempi  lunghi per l’esame delle richieste di “asilo”, sono semplicemente assurdi ed inconcepibili.   Questo episodio – ha continuato de Lieto - dimostra che non si può più   continuare con l’attuale politica relativa all’immigrazione, anche perché  ha un costo enorme per il Paese, non solo in termini economici. E’ necessaria la massima chiarezza su tutta questa vicenda, nell’interesse del nostro Paese e del giovane coinvolto in questa vicenda, per delinearne rapidamente, le effettive responsabilità, nell’ovvio pieno rispetto  delle nostre  Leggi e dei diritti di tutti. Il Libero Sindacato di Polizia (LI.SI.PO.) – ha concluso  de Lieto – ritiene  che  per entrare in Italia  SI debba essere in regola  con le nostre leggi sull’immigrazione  e che debbano essere raggiunti accordi internazionali, con  Paesi la cui  posizione geografica è strategica, per l’installazione di centri  per l’accoglienza di richiedenti asilo.

L’ADDETTO STAMPA

Antonio Curci

Commenti