Mosca annuncia un cessate il fuoco a Mariupol

 Mosca ha annunciato il cessate il fuoco oggi, lunedì, per consentire ai civili di lasciare l'acciaieria assediata di Azovstal a Mariupol, nel sudest dell'Ucraina. Lo rende noto il ministero della difesa russo.


Le forze russe e i loro delegati ucraini filorussi si impegnano a "cessare unilateralmente le ostilità alle 14.00 ora di Mosca, a ritirare le unità a distanza di sicurezza e garantire la partenza dei civili in una direzione scelta da loro", ha affermato il ministero una nota, citata dall’agenzia di stampa TASS.


La fabbrica e i suoi corridoi sotterranei sono l’ultimo bastione delle forze armate ucraine a Mariupol, città sotto assedio e in gran parte distrutta: al suo interno vi hanno trovato rifugio molti soldati – in gran parte del reggimento Azov – e molti civili. Almeno un migliaio, secondo quanto affermato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Le condizioni di vita sono pessime e mancano cibo e acqua potabile.


Mosca ha più volte lanciato ultimatum per la resa dei combattenti, ma Kiev ha per parte sua minacciato di far saltare il tavolo delle trattative se i militari nascosti nell’acciaieria fossero uccisi.



Kiev: "Nessun accordo con Mosca"

 "I corridoi umanitari si aprono in base agli accordi delle due parti. Il corridoio, annunciato unilateralmente, non fornisce sicurezza e quindi, di fatto, non è un corridoio umanitario. Quindi, dichiaro ufficialmente e pubblicamente: non ci sono accordi sui corridoi umanitari da Azovstal oggi, purtroppo", ha però affermato poco dopo l'annuncio del Cremlino la vicepremier ucraina Iryna Vereschuk, su Telegram.


Abbiamo fatto appello al segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres chiedendo di avviare e garantire un corridoio umanitario da Azovstal per i civili. In particolare, chiediamo che i rappresentanti dell'Onu e del Comitato internazionale della Croce Rossa siano presenti nel convoglio umanitario", aggiunge Vereschuk. "Speriamo nell'efficacia dei negoziati del segretario generale delle Nazioni Unite con i rappresentanti russi".

RSI.CH


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