Adottando le sanzioni, i balordi che governano l'Unione Europea devastano ogni intelaiatura giuridica che regola il commercio mondiale, che garantisce la Finanza internazionale, che tutela i diritti individuali.
Hanno bloccato contratti, interscambi, investimenti, hanno congelato beni, proibito il libero accesso, hanno sterilizzato banche estere, impedendo prestiti e compravendita d’obbligazioni, hanno deciso embarghi, vietato importazioni e esportazioni, introdotto nuovi percorsi autorizzativi, e così via, nel delirante tentativo di recar danno.
Insomma hanno istaurato un regime banditesco, fondato sulla rapina e l’arbitrio, che in futuro, con ugual spregiudicatezza, potrebbe essere applicato a chiunque.
Nel mentre, assurdamente, promuovono i sacri principi del liberalismo e della globalizzazione.
Destinataria delle sanzioni è la Russia, ma a preoccuparsene par essere la Cina, che s’accorge di quanto precari siano i trattati internazionali sui quali si fonda l’economia planetaria, e che accresce i suoi sospetti verso partners inaffidabili.
L'autolesionismo imposto illegittimamente da Draghi all'intera nostra Nazione, non è ancora emerso nelle sue preoccupanti dimensioni.
Saremo infatti i primi a soffrire atrocemente d’un clima di reciproco sabotaggio, per il conseguente ripiegamento autarchico.
Privi come siamo di materie prime e così dipendenti dalle forniture estere, massimamente orientali, per ogni filiera produttiva.
VITO BORRELLI
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