In Etiopia tregua dopo 17 mesi di guerra civile


Il Governo e i ribelli annunciano la cessazione delle ostilità per motivi umanitari: nel Tigray si soffre la fame


I ribelli del Tigray - in una dichiarazione inviata a France Presse - si sono impegnati venerdì in una "cessazione delle ostilità" con effetto immediato, poche ore dopo che il Governo etiope ha annunciato una "tregua umanitaria illimitata".


Aiuti pronti alla consegna ma bloccati a fine febbraio nell'Afar, regione vicina al Tigray e a sua volta toccata dai combattimenti

Aiuti pronti alla consegna ma bloccati a fine febbraio nell'Afar, regione vicina al Tigray e a sua volta toccata dai combattimenti (keystone)

Si tratta di una svolta importante nella guerra di quasi 17 mesi nel nord dell'Etiopia, dove la popolazione è minacciata dalla fame e nessun convoglio umanitario su strada ha potuto portare aiuti dal 15 dicembre. I profughi interni sono 400'000. Secondo il Programma alimentare mondiale, l'83% dei 6 milioni di abitanti della regione vive in una situazione di "insicurezza alimentare" e due milioni sono confrontati a una "penuria estrema".


Forze governative e insorti si affrontano dal novembre 2020, quando il premier Abiy Ahmed, premio Nobel per la pace, aveva inviato le truppe per rimuovere le autorità regionali che lo contestavano. Inizialmente battuti, i ribelli si erano rifatti nel corso del 2021, estendendo il conflitto anche alle regioni vicine e arrivando a 200 km da Addis Abeba. Una controffensiva li aveva poi costretti a ripiegare.

RSI.CH

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