Crisi Ucraina : nuovi negoziati ad Instanbul mentre si combatte ferocemente

 Kiev e Mosca hanno annunciato domenica un nuovo round di negoziati a partire dall'inizio di questa settimana a Istanbul, dopo che la Russia, venerdì, aveva annunciato a sorpresa di aver deciso di concentrare gli sforzi sull'obiettivo principale: la "liberazione" del Donbass.


Kiev teme una separazione territoriale in stile coreano


Fino a venerdì, l'obiettivo dichiarato di Mosca era di "smilitarizzare e denazificare l'Ucraina" nel suo insieme e non solo in questa regione orientale dove si trovano due "repubbliche" separatiste filorusse. Questo cambiamento di rotta fa temere a Kiev una spartizione del Paese. Il capo dell'intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, ha detto che "dopo aver fallito nel prendere Kiev e rovesciare il Governo ucraino", Mosca "potrebbe imporre una linea di divisione tra le regioni occupate e non occupate del nostro Paese, [nel] tentativo" di stabilire una separazione territoriale in stile coreano.


Zelensky: la questione della "neutralità" viene "studiata a fondo"


Nel frattempo il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha dichiarato ai media russi che la questione della "neutralità" dell'Ucraina viene "studiata a fondo". È uno dei punti centrali chiesti da Mosca per porre fine al conflitto. Nel contempo Zelensky è tornato a sferzare l'Occidente con la richiesta di un maggiore sostegno militare, accusando gli alleati di non avere abbastanza "coraggio" quando si tratta di difendere l'Ucraina.


Dal canto suo, in Russia, il presidente Vladimir Putin si è congratulato in un discorso video con la Guardia Nazionale (Rosgvardia) che ha creato sei anni fa, e in particolare con coloro che stanno partecipando alla "speciale operazione militare sul territorio del Donbass e dell'Ucraina". "Tutto il nostro vasto Paese è giustamente orgoglioso di ognuno di voi", ha detto.





In Ucraina, all'indomani dei raid che hanno colpito il centro abitato di Leopoli, nell'ovest, vicino al confine con la Polonia dove era in visita il presidente USA Joe Biden, continua anche l'assedio di Mariupol, ma a partire dai nuovi obbiettivi annunciati da Mosca, la morsa russa sembra allentarsi in altre parti dell'Ucraina meridionale. A Mykolayev, i residenti hanno ritrovato un po' di speranza dopo settimane di tentativi dei russi di far saltare in aria la città sulla strada per Odessa, il più grande porto dell'Ucraina, ha riferito l'AFP.


Il fronte si è ritirato in modo significativo, con una controffensiva ucraina su Kherson, l'unica grande città che l'esercito di Mosca aveva affermato di aver preso completamente, circa 80 chilometri a sud-est.


A Kiev "gruppi di sabotaggio nemici stanno ancora cercando di penetrare" nella città, secondo lo stato maggiore ucraino. Tuttavia, è molto difficile verificare in modo indipendente ciò che sta accadendo sul terreno.


A circa 120 km a nord-est di Kiev, la città di Chernigury sarebbe circondata dalle forze russe senza possibilità di evacuazione dei civili. Tuttavia, le forze ucraine hanno detto di aver ripreso il controllo della città nord-orientale di Trostianets. Secondo le autorità regionali, l'esercito russo ha preso il controllo della città di Slavutitch, dove risiede il personale della centrale nucleare di Chernobyl.


Nel frattempo continuano a risuonare gli allarmi per i bombardamenti aerei. Il Guardian la sera di domenica riferisce "di attacchi missilistici serali in tutta l'Ucraina". Il quotidiano britannico precisa che "dopo le segnalazioni di sirene dei raid aerei in tutta l'Ucraina circa un'ora fa, adesso ci sono notizie di missili russi che colpiscono più città Lutsk, Rivne, Zhytomyr e Kiev". In tarda serata anche la CNN ha segnalato un'altra forte esplosione seguita dal suono delle sirene a Kiev.

RSI.CH

Commenti