Ancora una Pasqua agli arresti!

In una situazione di crisi economica dei piccoli esercenti spostano al 1 maggio le "semilibertà condizionate" di muoversi, consumare, spendere e la chiamano fine dei divieti.

Gli annunci sono una cosa, i fatti un’altra. Ed è bene che i cittadini sappiano la verità. Dietro i grandi titoli del sistema mediatico asservito e dietro i super proclami del governo, Lega inclusa, si nasconde un’altra verità. Se vogliono farci credere che stanno togliendo ogni tipo di misura restrittiva, si sbagliano di grosso.

Si ritorna quindi all’altro sistema, quello per cui chi non è vaccinato (e in questo momento l’inutilità del vaccino da un punto di vista di blocco del contagio è acclarata, dato che la gran parte degli italiani sono positivi e vaccinati) deve comunque esibire un tampone e pagare ogni 48 ore per farlo. Altrimenti non può rientrare al lavoro. La discriminazione è ancora in corso, ed è feroce, esattamente come nella prima ora.

fino al 31 dicembre rimane l’obbligo vaccinale per il personale sanitario e per chi lavora nelle Rsa, e per insegnanti e personale della scuola, personale della difesa, sicurezza, soccorso pubblico, polizia locale, servizi segreti e polizia penitenziaria. Chi non lo rispetta è sospeso da funzioni e stipendio.

Il Super Green Pass resterà fino al 30 aprile nei servizi di ristorazione al chiuso – all’aperto sarà superato invece dal 1° aprile – centri benessere, piscine, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso.

IL PARAGONE.IT


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