E' piu' inquietante e pericoloso un personaggio come Draghi invece del presidente russo Putin... ( di Vito Borrelli )

 La potenza russa è un contropotere necessario, nel quadro d’un sistema planetario multilaterale. Non mi scandalizzano le sue iniziative bellicose, dettate dall’esigenza d’autoconservazione di fronte al minaccioso accerchiamento messo in atto dalla NATO.

L'equilibrio d'una governance globale a più protagonisti è oggi un valore assoluto, da preservare a ogni costo.

L’Occidente che s’autoproclama democratico in realtà è una plutocrazia. Che non è il Governo di Pluto Topolino e Pippo, ma quello dei megaricchi, delle Banche, della Finanza, dei grandi possessori di beni materiali. 

Costoro inquinano i processi della politica, corrompono chi si lascia comprare, s’impadroniscono dei giornali e delle televisioni, plagiano e condizionano la debole e indifesa opinione pubblica. Innervano lo Stato con un establishment asservito e indirizzano le decisioni dei Governi, moltiplicando la loro prosperità mentre la miseria dilaga.

Sicché, a onor del vero, m'appare più inquietante un personaggio torbido come Draghi che un autocrate esplicito come Putin.

Il secondo almeno opera secondo una logica chiara e comprensibile, che sia condivisibile o meno.

Mentre nell'Italia democratica succede che Ghignosadico, con boriosa munificenza, dispensi al popolo la fine dello stato d’emergenza dopo due anni d’anomalia costituzionale, ringraziato e applaudito da una platea di zombie osannanti.

E intenda perseverare nella violazione dei diritti e delle libertà personali, mentre i suoi compari oscuri fanno il lavoro sporco d'addomesticare e addormentare le coscienze.

VITO BORRELLI


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