Politica tecnosanitaria del governo Draghi : una politica fatta di odio e discriminazione

 La politica sanitaria si sta trasformando in una consapevole e deliberata persecuzione di coloro che, per varie ragioni, non si vaccinano.

Costoro, ricordiamolo, non sono criminali ma esercitano un diritto riconosciuto dalla legge.

Una persecuzione che non si fonda su alcuna forma di razionalità scientifica, poiché è assodato come il virus circoli sulle gambe di tutti, vaccinati e non, mentre le strutture ospedaliere non hanno subito particolari collassi organizzativi.

Che si nutre dell’odio sociale, sapientemente instillato da campagne di stampa diffamatorie, accolte da larghi settori della politica, legittimate dal Premier Draghi, il quale con irresponsabile disinvoltura si esprime con tesi discriminatorie quanto campate in aria.

Questo periodo sciagurato riporta alla mente i momenti più infausti della nostra storia, allorquando le fratture scellerate prodotte nella comunità nazionale, portarono all’isolamento di minoranze incolpevoli, al disprezzo e alla denigrazione. 

Con lo scopo di additarle alla violenza, verbale e fisica, dei fanatici.

A quale scopo?

L'individuazione di capri espiatori che mascherino il sostanziale, pericoloso fallimento dell'ipervaccinismo istituzionale.

VITO BORRELLI



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