Il senatore Mario Monti prima chiede " una stretta " sull' informazione e dopo si scusa....

da wikimedia

 Ed il senatore Mario Monti durante la trasmissione " In Onda " su La 7, aveva auspicato " una stretta " sull' informazione, perche' secondo il suo pensiero, siamo in una situazione di estrema gravita' , a causa della Pandemia in corso e l' azione del governo non deve essere ostacolata. Parole che sono suonate come un chiaro e palese attacco alla liberta' di espressione e di stampa, tipiche di questi esponenti dei poteri forti mondialisti che tengono in ostaggio il nostro paese. Immediate le dure proteste da parte di numerose forze politiche di opposizione, che hanno paventato un' involuzione autoritaria da parte del governo Draghi, polemiche e dure proteste che hanno portato lo stesso senatore Mario Monti, ha pubblicare un comunicato dove " si scusa " per quelle che definisce " infelici espressioni ". Scuse che non cambiano di una virgola, il pensiero del senatore, il quale evidentemente auspica un' involuzione tecnocratica ed autoritaria nel nostro paese . Ecco il comunicato del senatore Monti :



 "Nella puntata di In Onda di ieri, ho usato un’espressione infelice e impropria (“modalità di comunicazione meno, come dire, democratiche secondo per secondo”) quando ho detto che, se non si vuole rendere ancora più difficile la gestione della crisi pandemica a causa di corti circuiti informativi, occorre trovare una strategia comunicativa appropriata, per conciliare la libertà di espressione di ciascuno con la necessità di evitare confusioni, allarmismi o invece sottovalutazioni. Al di là del termine infelice che ho usato, il tema esiste ed è stato ritenuto importante dai tre autorevoli giornalisti in studio (Concita De Gregorio, David Parenzo, Marco Damilano), con i quali si è infatti svolto un interessante dibattito (dal minuto 19 al minuto 27 della registrazione).".

PS : da rilevare come i giornalisti presenti in studio , la De Gregoria, Parenzo e Damilano, concordavano anche loro sulla necessita' di attuare " una stretta " sull' informazione, un motivo in piu' per boicottare La 7 ed il settimanale Espresso.

EZIO BELLEI


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