Clandestini : sbarchi raddoppiati, lo certifica anche il Viminale

 AGI - E' 'boom' di migranti sbarcati sulle nostre coste tra l’1 agosto 2020 e il 31 luglio scorso: sono stati quasi 50mila in totale, + 128% rispetto ai dodici mesi precedenti, ma, al contrario, sono appena 76.279 quelli finiti in accoglienza nel nostro Paese (-11,6%). Sono alcuni dei dati contenuti nel dossier del Viminale, pubblicato come ogni anno in occasione della tradizionale riunione di oggi, 15 agosto, del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica. Un'occasione in cui vengono toccati tutti i temi, a cominciare, ad esempio, dai controlli effettuati dalle forze di polizia nel periodo della pandemia e che hanno riguardato quasi 50 milioni di persone. Secondo il Viminale, i reati in Italia fanno registrare un confortante segno meno: tra l’1 agosto 2020 e il 31 luglio scorso ne sono stati consumati 1.875.038, il 7,1% in meno rispetto ai 2.019.277 del corrispondente periodo agosto 2019-luglio 2020. Crescono però i delitti informatici (+27,3%). Non a caso sono stati rilevati ben 4.938 attacchi informatici, a fronte dei 460 del corrispondente periodo.  Tra i dati contenuti nel dossier del Viminale, spicca che nei primi sei mesi di quest’anno sono stati 110 i giornalisti minacciati in Italia (di cui 55 tramite web), l’11,1% in più rispetto al primo semestre del 2020. In crescita anche il fenomeno delle minacce ad amministratori locali, +15,3% in sei mesi. Sul fronte della pedopornografia online, va registrato un +234,9% di arresti.


Migranti, aumento esponenziale degli sbarchi 

Tra l’1 agosto 2020 e il 31 luglio scorso sulle coste italiane sono sbarcati 49.280 migranti, il 128% in più rispetto ai 21.616 dell’agosto 2019-luglio 2020; di questi, i minori stranieri non accompagnati sono 7.843, il 155,2% in più rispetto ai 3.073 dei dodici mesi precedenti. Centoquarantasette gli scafisti arrestati (+25,6%). 

In aumento, nel periodo agosto 2020-luglio 2021, i cosiddetti ‘sbarchi autonomi’, che rappresentano l’82,6% del totale (erano il 75,6% l’anno prima) mentre diminuiscono i soccorsi in area Sar (dal 24,4 al 17,4%): di questi ultimi, l’8,6% ha visto protagoniste Ong (erano il 18,8% nei dodici mesi precedenti). 

Dei 49.280 sbarcati negli ultimi dodici mesi il 45,3% risulta partito dalla Libia, il 35,9% dalla Tunisia, il 13,7% dalla Turchia; con riferimento alla nazionalità dichiarata al momento delle procedure di identificazione, il 28,7% è originario della Tunisia, il 12,2% del Bangladesh, il 6,7% della Costa d’Avorio, il 6,6% dell’Egitto, il 4,5% dell’Iran, il 4% della Guinea, il 3,9% del Sudan, il 3,9% dell’Eritrea, il 3,% del Marocco. Sempre tra agosto 2020 e luglio 2021, attraverso i cosiddetti ‘corridoi umanitari’ sono arrivati in 413 tra siriani, eritrei, somali e sudanesi; 372 i rimpatri volontari assistiti (+17%), 4.321 i rimpatriati (--2%). 


Migranti, in calo l'accoglienza 

Al 31 luglio scorso i migranti in accoglienza nel nostro Paese erano 76.279, l’11,6% in meno rispetto al 31 luglio di un anno prima: 1.237 in hotspot, 49.289 in Centri di accoglienza, 25.213 nel Sistema di accoglienza e integrazione (Sai). Il maggior numero di migranti è accolto in Lombardia (12%), davanti a Sicilia (10%), Emilia Romagna (10%), Piemonte (9%), Lazio (9%), Campania (7%), Puglia (6%), Toscana (6%).

Le richieste d’asilo, sempre negli ultimi dodici mesi, sono state 41.052, il 16% in più rispetto all’anno precedente. Delle 43.877 domande esaminate, il 37,7% si sono chiuse con provvedimento di diniego, mentre l’11,9% di richiedenti ha avuto lo status di rifugiato, il 16,7% la protezione sussidiaria e il 7,6% la protezione speciale: il 26,1% delle istanze non è stata evasa per irreperibilità o rinuncia.  Al 31 luglio 2020, gli stranieri regolarmente soggiornanti in Italia erano 3.825.944, il 4,7% in meno rispetto al 31 luglio 2020; nell’ultimo anno sono stati rilasciati 1.478.994 permessi di soggiorno (l’8,9% in più rispetto all’anno precedente). (AGI)

FONTE AGI




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