Asia Centrale : gli Stati Uniti destabilizzano l' Afghanistan in funzione anti Cina e Russia

 Ed e' chiara la strategia statunitense che ha prodotto il disastroso ritiro delle sue truppe insieme a quelle del suo fantoccio della Nato, dall' Afghanistan, con il conseguente ritorno al potere dei Talebani e dell' Emirato Islamico. Si tratta di una strategia che porta a destabilizzare non solo l' Afghanistan ma tutta l' Asia Centrale, in funzione anti Cina e Russia. Questo perche' le due grandi potenze ostili agli Usa , si troveranno a gestire una situazione esplosiva ai loro confini, con tensioni etniche e soprattutto la minaccia della penetrazione del terrorismo islamista all' interno dei propri confini. Stati Uniti che di fatto consegnano l' Afghanistan al principale manovratore dei Talebani, il Pakistan, paese che aspira ad acquisire ancora maggiori armi di ricatto nei confronti del suo acerrimo rivale, il gigante indiano. Sulla strategia di destabilizzazione dell' Asia Centrale, attuata dall' amministrazione Usa del presidente Biden, ovviamente c' e' anche da considerare gli obiettivi economici degli statunitensi, ovvero costringere la Cina ad occuparsi delle tensioni geopolitiche in tale zona asiatica, costringendola a dirottare importanti risorse economiche sulle spese militari e quindi depotenziandola a livello economico commerciali. Quanto alla Russia del presidente Putin, un Afghanista di nuovo " santuario del terrore ", potrebbe rappresentare un pericolo per le repubblice asiatiche dell' ex Urss, vedasi Tagikistan, Ubzekistan e Kirghisistan, ed e' probabile che in caso di espansione delle attivita' dei terroristi islamisti in questi paesi, si arrivi ad un intervento militare russo. Non certo una nuova invasione dell' Afghanista, ma operazioni militare chirurgiche attuate in collaborazione della forte minoranza afgana dei Tagichi, guidati dai signori della guerra.

BRUNO KERN

da wikimedia

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