" Vuoti a perdere "

E molti opinionisti e notisti politici, si stanno chiedendo del perche' il centrodestra non riesca a trovare candidati forti e credibili per le prossime elezioni amministrative a Roma, Milano e Napoli. Un impasse politico che ovviamente favorira' la sinistra, il Pd e l' M5S, che pur divisi anche loro, hanno pero' la possibilita' di vincere unendosi ai ballottaggi. A Roma , il centrodestra ha scelto una candidatura debole,  il tribuno radiofonico Michetti, mentre a Milano ancora non c' e' un nome, ed il sospetto fondato in molti opinionisti politici, e' che il sistema di potere affaristico legato ai Berlusconi ed ai Moratti, converga alla fine sul candidato della Sinistra, il sindaco uscente Sala, espressione pure lui di questo mondo affaristico ed industriale milanese. Un' opposizione di centrodestra che ovviamente punta  a perdere questa prossima tornata di elezioni amministrative, un' opposizione inesistente, perche' incapace di disturbare " il manovratore " ovvero i poteri forti che hanno imposto l' ennesimo governo tecnico, quello di " Supermario " Draghi e del Quirinale, quest' ultimo " sentinella " dei poteri forti Ue in Italia. Ed invece in Italia vi sarebbe disperato bisogno di un' opposizione di centrodestra forte e con programmi chiari , su tutti l' uscita del nostro paese dall' Unione Europea, con lo scopo di recuperare la piena sovranita' politica, economica, monetaria ed internazionale del nostro paese. Invece abbiamo questi i tre leader del centrodestra, pienamente subalterni ai poteri forti mondialisti e della Ue, che vogliono il totale asservimento del nostro paese al turbocapitalismo imperante , con i suoi attacchi ai diritti del lavoro, vedasi il favorire l' ingresso di milioni di clandestini ij Italia ed Europa, con lo scopo di ottenere della forza lavoro da sfruttare. L' auspicio per i popoli italici , sarebbe quello di avere come leader del centrodestra , un politico come Orban, in totale opposizione ai dicktat di Bruxelles e Berlino, mentre attualmente abbiamo solo dei fantocci.

EZIO BELLEI


 

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