Migranti : il Consiglio Europeo ne discute solo per sette minuti e come al solito scarica il problema sull' Italia. Fallimento di Draghi

 Migranti, Turchia: "Ok a rifinanziamento, cooperiamo ma preoccupa stato di diritto" Il Consiglio europeo è tornato sulla situazione nel Mediterraneo orientale e sulle relazioni dell'Unione europea con la Turchia e ha ricordato "l'interesse strategico dell'UE ad avere un contesto stabile e sicuro nel Mediterraneo orientale e sviluppare relazioni di cooperazione reciprocamente vantaggiose con la Turchia". Accoglie con favore "l'allentamento delle tensioni nel Mediterraneo orientale, che deve proseguire in linea con la dichiarazione dei membri del Consiglio europeo del 25 marzo 2021". Il Consiglio europeo ribadisce che "l'UE e' pronta a dialogare con la Turchia in modo graduale, proporzionato e reversibile per intensificare la cooperazione in una serie di settori di interesse comune, ferme restando le condizionalità stabilite a marzo e in precedenti conclusioni del Consiglio europeo". In linea con tale contesto, "prende atto dell'avvio dei lavori a livello tecnico in vista di un mandato per la modernizzazione dell'unione doganale UE-Turchia e rammenta la necessita' di affrontare le difficoltà attualmente incontrate nell'attuazione dell'unione doganale, garantendone l'effettiva applicazione a tutti gli Stati membri. Tale mandato può essere adottato dal Consiglio, fatti salvi ulteriori orientamenti da parte del Consiglio europeo". Il Consiglio ue "prende inoltre atto dei lavori preparatori per i dialoghi ad alto livello con la Turchia su questioni di interesse reciproco, quali la migrazione, la salute pubblica, il clima, la lotta al terrorismo e questioni regionali". Il Consiglio europeo invita la Commissione "a presentare senza indugio proposte formali per il proseguimento dei finanziamenti a favore dei rifugiati siriani e delle comunità di accoglienza in Turchia, Giordania, Libano e altre parti della regione, in linea con la dichiarazione dei membri del Consiglio europeo del marzo 2021 e nel contesto della politica migratoria globale dell'UE". Il Consiglio europeo ricorda le sue precedenti conclusioni e mantiene "il pieno impegno a favore di una soluzione globale del problema di Cipro sulla base di una federazione bicomunitaria e bizonale caratterizzata dall'uguaglianza politica, in conformità delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite. Sottolinea l'importanza dello status di Varosha e chiede il pieno rispetto delle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, in particolare delle risoluzioni 550, 789 e 1251. Deplora il fatto che la riunione informale di Ginevra sotto gli auspici delle Nazioni Unite non abbia aperto la strada alla ripresa di negoziati formali. L'Unione europea continuerà a svolgere un ruolo attivo a sostegno di tale processo". "Lo Stato di diritto e i diritti fondamentali in Turchia continuano a costituire una preoccupazione essenziale - sottolinea il Consiglio Ue -. Gli attacchi ai partiti politici, ai difensori dei diritti umani e ai media rappresentano significative battute d'arresto per i diritti umani e sono in contrasto con gli obblighi della Turchia di rispettare la democrazia, lo Stato di diritto e i diritti delle donne. Il dialogo su tali questioni rimane parte integrante delle relazioni tra l'UE e la Turchia". In linea con l'interesse comune dell'UE e della Turchia alla pace e alla stabilita' regionali, il Consiglio europeo si attende che la Turchia e tutti gli attori "diano un contributo positivo alla risoluzione delle crisi regionali". Libia: "Stabilizzazione con Onu e ritiro forze straniere" "Il Consiglio europeo conferma il suo impegno a favore del processo di stabilizzazione della Libia sotto gli auspici delle Nazioni Unite. Le elezioni dovrebbero svolgersi come concordato nella tabella di marcia il 24 dicembre 2021 e i loro risultati dovrebbero essere accettati da tutti. Il Consiglio europeo chiede progressi nel dialogo politico inclusivo e di proprietà libica e il ritiro senza indugio di tutte le forze e mercenari stranieri".  - 

RAI NEWS


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