Il ministro dell' Interno Lamorgese si genuflette di fronte alle Ong

 Ed in settimana si e' svolto a Roma, l' incontro tra il ministro dell' Interno Luciana Lamorgese ed i rappresentanti delle Organizzazioni Non Governative internazionali che soccorrono i clandestini nel canale di Sicilia. Da parte del ministro dell' Interno si e' tentato di regolamentare i soccorsi in mare effettuati dalle Ong, cercando di convincere queste organizzazioni, la cui natura giuridica, i finanziamenti e gli scopi sono tutte da verificare....,ad effettuare gli sbarchi dei clandestini in porti di altri paesi europei, non sobbarcando l' Italia di un enorme flusso impossibile da gestire. Durissima e' stata la risposta al ministro dell' Interno, da parte dei responsabili delle Ong, che hanno come sempre ribadito che i primi approdi sicuri per questi clandestini , sono ovviamente i porti italiani , ed ovviamente il ministro dell' Interno si e' dovuto adeguare a questo autentico ed ennesimo dicktat , imposto da queste Ong. Un governo ed un ministro dell' Interno di uno stato sovrano, primo non avrebbero nemmeno ricevuto i rappresentanti di queste organizzazioni, che di fatto colludono con i trafficanti di esseri umani, secondo avrebbero seguito la politica di paesi come la Spagna, che non solo impediscono ai clandestini di fare ingresso nei confini nazionali, ma che sequestra le navi Ong impedendo ogni sbarco, arrestando i loro comandanti e gli equipaggi, ed in questo modo facendo rispettare le leggi del diritto marittimo , che prevedono che lo sbarco di una nave che trasporta clandestini, avvengano nel paese di appartenenza delle navi stesse. Tutto molto semplice ed elementare, solo in Italia, ci si genuflette ad Ong e scafisti.....

EDO BAGATTI


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