Ed alla fine Draghi si arrende e punta al vaccino russo Sputnik

 Il vaccino Sptunik non sarà disponibile in Italia prima della seconda parte dell’anno, tenendo presente che non è stata sottoposta alcuna domanda all’Ema, che la review comunque avviata dall’Agenzia europea non sarà pronta prima di qualche mese, e che la capacità produttiva del vaccino (da due inieizioni) è di 55 milioni di dosi. Lo ha chiarito il presidente del Consiglio Mario Draghi, in conferenza stampa.

“Qui c’è in gioco la salute, la vita e la morte. Bisogna cercare sempre il coordinamento europeo, rafforzarlo, se non si vede soluzione cercare altre strade. Ma la presidente della Commissione ieri ha messo in luce che lo Sputnik, parlando con il fondo detentore del brevetto, loro possono produrre un massimo di 55 milioni di dosi, di cui 40% in Russia e 60% in vari siti internazionali. Si tratta di un vaccino in due dosi – ha sottolineato Draghi – non è stata ancora presentata formale domanda all’Ema, ma l’Ema sta facendo una review sui vari componenti del vaccino, ma non si prevede che si pronunci prima di 3 o 4 mesi. Quindi se tutto va bene il vaccino sarebbe disponibile nella seconda parte dell’anno”.

ASKA NEWS


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