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Urne chiuse in Kosovo, dove questa domenica si è votato per rinnovare il parlamento. Gli exit poll confermano le previsioni della vigilia: il Movimento per l'Autodeterminazione, partito ultranazionalista guidato dall'ex premier Albin Kurti, ha ottenuto la maggioranza dei voti, una forchetta compresa tra il 41% e il 53%.
Staccato nettamente il Partito democratico del Kosovo (Pdk): il partito di Hashim Thaci, sotto processo all'Aja per crimini di guerra, è la seconda forza del paese con una percentuale di voti che oscilla tra il 15 e il 20%. Risicato il margine sui conservatori della Lega democratica del Kosovo (Ldk) del premier uscente Avdullah Hoti, che ha ottenuto tra il 14% e il 17% delle preferenze.
L'affluenza è stata del 46,76%. Lo ha annunciato la commissione elettorale, secondo cui si tratta del dato di partecipazione rilevato alle 19, ora di chiusura dei seggi. Nelle elezioni precedenti del 6 ottobre 2019 l'affluenza finale era risultata del 44,56%.
La commissione elettorale ha al tempo stesso confermato le notizie sulla scarsità di schede elettorali registratasi in alcuni seggi nella capitale Pristina. Ciò ha provocato file e ritardi nelle operazioni di voto. Erano 1 milione 800 mila elettori sono chiamati a votare in patria, 700mila quelli all'estero. 120 i seggi da assegnare, 20 dei quali destinati alle minoranze, di cui 10 ai serbi.
Queste sono le quinte elezioni dalla proclamazione dell'indipendenza dalla Serbia nel febbraio 2008. In un Paese nel quale la politica è tutt'altro che stabile, nessuna legislatura è arrivata fino alla sua scadenza naturale di 4 anni.
FONTE EURONEWS
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