MANOVRE MILITARI DELL' ALGERIA AI CONFINI CON IL MALI'


Le forze armate algerine hanno avviato delle esercitazioni militari a sud del Paese, l'indomani della notizia dell'uccisione, da parte delle forze francesi, del leader di Al-Qaeda nel Maghreb Islamico (Aqmi), Abdelmalek Droukdal. Un'esercitazione voluta per migliorare la collaborazione tra le unità e l'organizzazione, nonché per assicurare il coordinamento tra le diverse forze dell'esercito.

Droukdal era a capo di tutte le affiliate di Al-Qaeda nel Nord Africa e comandava anche quella del Sahel, Jamaat Nusrat al-Islam wal-Muslimin (JNIM). La sua morte potrebbe creare ancor più scompiglio in una regione già pesantemente martoriata dal terrorismo.


"La scomparsa di Droukdal potrebbe avere un effetto su Al-Qaida nel Maghreb Islamico oggi e forse rafforzare anche l'Isis, che potrebbe guadagnare influenza nella sua rivalità con Al-Qaeda nella regione", spiega Baba Dakono, membro dell'Osservatorio dei cittadini sulla governance e la sicurezza, in Burkina Faso.

L’operazione della forza francese Barkhane (che opera nel Sahel) è avvenuta il 3 giugno nei pressi di Tessalit, a un centinaio di chilometri dal confine, cittadina natale del leader jihadista. Il 19 maggio scorso, le forze armate transalpine avevano già catturato Mohamed el Mrabat, importante leader dello Stato Islamico del Grande Sahara (Eigs).

La Francia ha mobilitato oltre 5.000 soldati nella regione, dove diversi Paesi sono impegnati in una guerra non convenzionale contro gruppi jihadisti, tra cui Al-Qaeda e l'Isis, che hanno entrambi creato gruppi affiliati nella regione.
EURONEWS

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