BUFERA SULL' AUDIO DI UN GIUDICE CHE CONDANNO' BERLUSCONI : FORZA ITALIA CHIEDE LA COMMISSIONE D' INCHIESTA SULLA MAGISTRATURA

Emerge un audio sulla sentenza della Cassazione che nel 2013 condannò Berlusconi al carcere per frode fiscale. Sette anni dopo, una intercettazione telefonica, mandata in onda ieri nel corso della trasmissione Quarta Repubblica su Rete 4, getta ombre pesanti sull'esito di quel processo e fa scoppiare la polemica. Nell'audio si sente il relatore della sentenza di condanna, il magistrato Amedeo Franco, dire allo stesso Berlusconi di avere avuto "l’impressione che tutta questa vicenda sia stata guidata dall’alto". Un processo pilotato, insomma. I cui esiti erano già stati decisi. E' Antonio Tajani, oggi, a intervenire sulla vicenda. "Mattarella conosce i fatti, siamo convinti che essendo anche presidente del Csm seguirà con grande attenzione ciò che accade nel mondo della giustizia, abbiamo fiducia in lui e siamo sicuri che continuerà a dare indicazioni affinché nel paese ci sia una giustizia giusta. In Italia non deve più accadere quello che è successo a Silvio Berlusconi" ha detto il vice presidente di Forza Italia, durante una conferenza stampa sulla sentenza. Per Tajani "quella sentenza non è stata sbagliata soltanto per imperizia ma perché c'era una precisa volontà politica di colpire Silvio Berlusconi, leader della più grande forza politica del paese. Visto che non lo si poteva sconfiggere con le elezioni, allora si è cercato di sconfiggerlo per via giudiziaria". "Le parole pronunciate dal dottor Franco - ha aggiunto - ci fanno capire che c'è stato un vero golpe giudiziario contro Berlusconi e contro la democrazia del nostro paese. Qualcuno dall'alto ha pilotato la sentenza e vorremmo sapere chi", anche perché "colpendo quell'uomo non si è soltanto colpita la persona e la sua famiglia, ma tutti coloro che avevano deciso liberamente di votarlo". "Questa vicenda - ha detto ancora Tajani - conferma che avevamo ragione quando chiedevamo una riforma della giustizia e la separazione delle carriere", "il principio della legge uguale per tutti per Berlusconi non è valsa, la legge per lui era diversa rispetto agli altri". "Quello che facciamo, lo facciamo perché nessun'altro debba passare quello che ha passato Berlusconi", ha osservato. "Ora commissione d'inchiesta" "La democrazia nel nostro Paese è stata ferita: ora chiediamo l'istituzione di una Commissione d'inchiesta su quanto è accaduto a Berlusconi ma anche su tutto il cattivo funzionamento della giustizia penale, a partire da Togliatti quando inserì giudici che venivano dal Pci, prima che dallo Stato". -
RAI NEWS

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